Il matrimonio prima del boia

Il matrimonio prima del boia Il matrimonio prima del boia Dopo il «sì» un 'ora di intimità con Lori EMPORIA (Virginia) DAL NOSTRO INVIATO «Questo matrimonio sarà un evento gioioso solo se il governatore George Alien rumerà l'esecuzione». Alle 11 e 45 di una mattinata grigia e pesante Lori Urs esce dalla stanza numero 112 dell'Hampton Inn, un motel sull'interstatale a una decina di minuti dal carcere di Greensville, e strizza gli occhi nella luce diafana. Porta un abito lungo e legge: o, con un motivo floreale, un paio di sandali, una catenina al piede sinistro, un filo di perle al collo e un trucco pesante attorno agli occhi gonfi dalle lacrime e dal poco dormire. Perfino il suo consueto rossetto rosa-shocking pare spento nel generale grigiore. La stanza della Urs dà direttamente sull'area parcheggio. Lei fa qualche passo avanti sull'asfalto, saluta debolmente i quattro cronisti italiani che le facevano la posta e s'infila in una jeep rosso fiamma che la porterà dal suo promesso sposo. Al volante c'è l'energica suor Helen Prejean, assistente spirituale del condannato a morte. Un'aria surreale avviluppa il matrimonio in extremis dì Lori Urs e Joseph O'Dell. La cerimonia viene celebrata nel carcere poco dopo mezzogiorno dal reverendo Russell Ford, ex cappellano del «braccio della morte» del Greensville Correctional Center, la tetra fortezza dove lo Stato della Virginia porta a compimento tutte le condanne a morte. I novelli sposi rimangono insieme per un'ora. Poi lui torna in cella per prepararsi a morire e lei torna nella sua stanza d'albergo a sperare. Il matrimonio è stato l'ultimo colpo di scena di tutta questa lunga e macabra vicenda. La notizia che i due intendevano sposarsi è trapelata martedì sera, ma era da tempo che lavoravano per «preparare le carte». E quando il Comune ha finalmente rilasciato la licenza le autorità carcerarie hanno dovuto accettare che le nozze venissero celebrate. «A questo punto tutto sembra essere a posto», ha detto laconico il portavoce del carcere David Botkins. «Siamo felici di portare a compimento questa cerimonia nuziale». Già tre anni fa la Urs e O'Dell furono uniti in matrimonio secondo un rito indiano, con tanto di certificato e quel certificato permise alla Urs dì godere dei lasciapassare riservati alle consorti. Ma all'inizio di quest'anno lei stessa ammise che quel matrimonio era un'invenzione, un trucco escogitato proprio perché i due potessero vedersi con frequenza. La Urs è già stata sposata con un medico del New Jersey, Walter Urs. I due divorziarono nel 1995 e da allora lei riceve alimenti annuali pari a 144 mila dollari (250 milioni di lire). La Urs potrebbe perdere quegli alimenti ora che si è risposata. Ma non è escluso che i legali abbiano trovato una soluzione che le permetta di continuare a ricevere qualcosa, visto che si è sposata con un uomo destinato a morire nel giro di poche ore. Il matrimonio, al di là degli aspetti emotivi, avrà comunque importanti conseguenze pratiche. La prima è che Lori Urs potrà legalmente disporre del corpo di O'Dell. E il sindaco di Pa¬ lermo, Leoluca Orlando, ha già preso accordi con lei per portare la salma nel capoluogo siciliano e lì seppellirlo. S'è anche parlato di erigere una statua di O'Dell a Palermo - progetto che ha suscitato più di un mugugno visto che l'uomo ha un passato di violenze ed è accusato di aver stuprato e ucciso Helen Shartner dieci anni fa. La traslazione della salma in Sicilia - che potrebbe avvenire a bordo di un aereo militare italiano - è solo una delle iniziative destinate a tenere in vita la vicenda O'Dell dopo la sua morte. La Urs ora signora O'Dell - potrà chiedere un'analisi postuma del Dna con maggior ragione. E potrà negoziare i diritti per un libro su tutta questa storia. Libro che almeno in Italia è destinato a vendere bene. [a. d. r.l Perderà gli alimenti dell'ex marito (250 milioni l'anno) mili ln alto Joseph O'Dell e qui accanto Lori Urs la compagna che si è battuta per lui e che ieri ha sposato Nell'altra pagina la camera dalla morte

Luoghi citati: Italia, New Jersey, Palermo, Sicilia, Virginia