DALLA SVIZZERA LA LISTA DEL DISONORE di Fiamma Nirenstein
Un I CONTI DELL'OLOCAUSTO DALIA SVIZZERA LA USTA DEL DISONORE HENRY, Herman, Georges Ahrendt, di Ajaccio; Herman Blank, di Zagabria; Renée Bloch, di Parigi; Stanislaw Boral, di Varsavia; dottor Alexis De Boer, di Budapest; Nicolae Costantinescu, di Bucarest; Bernardo e Elisa Cabiglio di Trieste... fino alla zeta, da 28 Paesi, 1800 nomi. E' solo un inizio rispetto ad altre decine di migliaia che seguiranno a trance. I nomi come null'altro sbrinano il vetro della memoria. Famiglie ebraiche di poco o molto avere, sentono arrivare l'ondata, riescono a trovare la forza di sperare nel domani, aprono un conto di quella che sembra loro la fortezza della Svizzera neutrale. Dopo 50 anni di silenzioso pasto le Banche Svizzere invitano chi si riconosca nei conti «dormant» (parola tecnica e insieme volontariamente ironica) a farsi avanti. Ieri mattina in Europa e in America (oggi in Israele), le schegge scagliate al vento dalla diaspora europea o i loro figli hanno riconosciuto i loro propri nomi, i nomi dei loro padri, delle loro madri, dei nonni. Padri dotti, nati nella koinè moderna e smaliziata dei Paesi Bassi, studiosi, pittori, tagliatori di diamanti, spazzata via; madri brune e possessive come quella di Elias Canetti in Grecia, in Turchia, nelle comunità di lingua ladina... distrutte. Padri severi, mistici, del ghetto polacco e russo, intellettuali e scienziati «epicurei», grandi rabbini mistici, attori o poeti di Varsavia. Tutti morti. Pellicciale, modiste, scrittori, fumatori e bevitori disincantati, bottegai di Roma e di Parigi... Rafael, Maria, Ernest, in Italia avvocati ebrei con i nomi sabaudi, Amedeo, Vittorio..., li possiamo vedere con i loro risparmi mentre l'antisemitismo si addensa e non è più soltanto un urlo isterico dalla Germania, e neppure le leggi razziali in Italia, ma una generale alzata di spalle, un mugugno antisemita che investe tutta intera l'Europa, li vediamo prendere il treno verso la Svizzera. Fiamma Nirenstein CONTINUA A PAG. 8 PRIMA COLONNA
Persone citate: Alexis De Boer, Elias Canetti, Elisa Cabiglio, Georges Ahrendt, Herman Blank, Nicolae Costantinescu, Renée Bloch, Stanislaw Boral
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