SUSA, MOSTRA IN CHIESA

SUSA, MOSTRA IN CHIESA SUSA, MOSTRA IN CHIESA Paramenti sacri esposti alla Madonna del Ponte FORME e colori per il servizio di vino» è il titolo della mostra sui paramenti sacri dal XVII al XX secolo organizzata questa estate dall'associazione «Il ponte Susa» con la collaborazione dell'assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e dell'assessorato alle Risorse Naturali e Culturali della Provincia di Torino. La mostra è stata allestita presso la cappella dell'Addolorata e la sacrestia della chiesa della Madonna del Ponte di Susa, via Mazzini 1 (per informazioni, telefonare al numero 0122/62.26.40), e rimarrà aperta al pubblico dal 19 luglio al 19 agosto. «Questa mostra potrebbe veramente diventare il primo tassello per un "Museo diocesano" che intendiamo allestire per il prossimo anno in occasione della Sindone» precisa il vescovo di Susa Vittorio Bernardetto «una preparazione quindi per una prossima futura panoramica di Susa con tutti gli ornamenti di cui è perla di prima grandezza». La sede stabile del Museo diocesano, il primo in Piemonte, saranno sempre i locali della centrale chiesa di Madonna del Ponte dove in questi giorni si stanno completando i lavori di ristrutturazione esterni e del campanile. Sotto la guida della Soprintendenza oltre cinquanta paramenti sacri e altrettante lingerie sono stati estratti dai bauli impolverati, tutti numerati in un inventario e poi restaurati. Per ogni paramento sacro è poi stata redatta una scheda e tutte sono state racchiuse in un prezioso catalogo che i visitatori possono sfogliare e quindi rendersi conto del loro significato storico. I più antichi risalgono al XVII secolo. Il rettore della chiesa della Madonna del Ponte, Gianluca Popolla, illustra nel catalogo il significato dei paramenti sacri che mutano nelle loro forme, colori e tessuti con il passare degli anni come l'alba, la veste talare di lino bianco lunga fino ai talloni; la pianeta detta anche casula, la croce a bracci orizzontali che si vede in Francia dal XII secolo; la dalmatica che nel III secolo era la sopravveste delle persone più ragguardevoli; il piviale o pluviale, sopravveste munita di cappuccio; il manipolo o fascetto che si porta sull'avambraccio sinistro; la stola; il velo del calice; il velo omerale e la palla La chiesa di Santa Maria del Ponte, nota come Madonna del Ponte, in via Mazzini 1 che preserva il calice dalla polvere. La mostra «Forme e colori per il servizio di vino» rimarrà aperta tutti i giorni con il seguente orario: al mattino dalle ore 10 alle 12, nel pomeriggio dalle 14 alle 18. L'ingresso è libero. Fulvio Morello ©PERE E GIORNI Corso Adi. E' in programma da giovedì 24 a domenica 27 luglio nell'albergo «Parco Nazionale Gran Paradiso» a Noasca il corso organizzato dall'Adi e intitolato «L'incerta sicurezza Quale riforma per lo stato sociale?». I relatori sono Attilio Beltramino, Luigi Bobba, Michele Consiglio, Stefano Lepri, Mimmo Luca, Dario Rei. S'inizia il 24 alle 14,30, la quota di partecipazione è di 150 mila lire. Per informazioni e iscrizioni occorre rivolgersi al 56.12.012. Consolata. I missionari della Consolata organizzano momenti di preghiera per i giovani alla Certosa di Pesio a San Bartolomeo (Cuneo). Il primo si svolge dal 28 luglio al 2 agosto. Iscrizioni al numero 0171/73.81.23. A messa in vacanza. Ecco gli orari delle messe in alcune località delle Valli di Lanzo. Ala di Stura: sabato ore 8,30 e 18, domenica ore 8,30, 11, 18; Cantoira: sabato ore 18, domenica ore 8, 11,18; Ceres: sabato ore 18, domenica ore 9, 11, 18; Chialamberto: sabato 18, domenica ore 11, 18; Mezzenile sabato ore 18, domenica ore 11; Maddalene domenica ore 10,30; Balangero sabato ore 18, domenica ore 8, 10,30, 18; Lanzo: sabato ore 17,30, domenica ore 8, 9,30, 11, 17,30; Monastero: sabato ore 20,30, domenica ore 7,30, 10; Chiaves sabato ore 18,30, domenica ore 8,30, 11 ; Cafasse sabato ore 18, domenica ore 9, 10,30.