Le nuove tecniche dei «maghi della pioggia»

Le nuove tecniche dei «maghi della pioggia» Le nuove tecniche dei «maghi della pioggia» ORMAI non rimangono quasi più dubbi: le condizioni meteorologiche nel bacino del Mediterraneo stanno mutando per effetto di un ciclo caldo iniziato nel corso degli Anni 80 e destinato a prolungarsi ancora per 20 o 30 anni. Il fenomeno è definito Oscillazione Mediterranea ed è probabilmente collegato all'effetto serra a livello planetario: gli anticicloni, in particolare quello delle Azzorre, restano sempre più a lungo al disopra del nostro piccolo mare chiuso provocando una crescente siccità. Il Congresso internazionale sulla desertificazione, svoltosi a Firenze nel '91, ha mostrato la tendenza all'aumento delle temperature e alla diminuzione della piovosità sulla nostra penisola, dove l'aridità potrebbe colpire in maniera più accentuata Puglia, Basilicata, Sicilia, Sardegna e in misura minore la Maremma toscana e parte del medio-alto versante adriatico. D'altra parte il cosiddetto «indice standardizzato di anomalia» (SA.L), elaborato dal Centro nazionale di climatologia dell'Aeronautica Militare, indica negli ultimi 15 anni temperature costantemente superiori alla media dei 120 anni precedenti, e via via crescenti, insieme a una maggiore frequenza di annate siccitose a partire dal 1967, con uno spostamento delle piogge dall'autunno-inverno ai mesi di maggio e giugno. Questo '97, con gran parte dell'inverno e della primavera sotto un sole nordafricano che, specie nell'Italia del Nord, ha provocato gravi danni all'agricoltura, e con un'estate iniziata sotto i temporali, sembra fatto apposta per confermare queste previsioni. Se le cose stanno davvero così sono destinate a riprendere forza i tentativi di dominare le nubi, portare la pioggia con mezzi artificiali. h è i l pggMa a che punto è arrivata la tecnologia in questo campo? I tentativi di «comandare» alle nuvole sono antichi se è vero che, come racconta Pausania, gli Ittiti avevano l'abitudine di scagliare frecce verso il cielo, e se in tutte le organizzazioni umane primitive vi sono riti e personaggi (stregoni, sacerdoti) ai quali è affidato il compito di richiamare la pioggia. In tempi meno remoti si sono escogitati gli stratagemmi più disparati, per far piovere, dalle cannonate ai razzi esplosivi, dalle vibrazioni ai fumi e ai vapori inviati verso il cielo implacabilmente sereno; ma sempre senza risultati. li lii di i pNegli ultimi decenni si sono capite finalmente due cose: la prima è che se non ci sono nubi, cioè se non vi è vapore acqueo nell'atmosfera, è illusorio spera¬ re nella pioggia; e.la seconda, che talvolta anche in presenza di nubi la pioggia può non formarsi perché nell'atmosfera il vapore acqueo non trova nulla intorno a cui condensarsi per formare le goccioline destinate a cadere a terra. La scoperta della funzione decisiva di questi «nuclei di condensazione» è stata dunque mi momento di svolta e da quel punto i moderni maghi della pioggia hanno cominciato a lavorare su più solide basi scientifiche. I nuclei di condensazione possono avere un'origine naturale (polvere che si alza da terra, particelle prodotte da incendi, sale che il vento solleva dal mare) o essere elementi prodotti dall'uomo (fumi industriali o prodotti chimici liberati nell'atmosfera). Tutti gli esperimenti di questi ultimi anni per aumentare le precipitazioni sono consistiti nell'inviare nuclei di condensazione in nuvole potenzialmente cariche di pioggia ma destinate, in assenza di un intervento umano, a dissolversi o ad allontanarsi senza lasciar cadere l'acqua di cui erano cariche. In Israele, in Marocco, Libia, Egitto, Grecia, Spagna, Siria, Cina, Cuba, in numerosi stati Usa e anche in Italia si sono usati aerei, razzi, palloni, bruciatori a terra per spargere nelle nuvole di passaggio nuclei di condensazione costituiti da varie sostanze, dal «ghiaccio secco» al più recente ioduro d'argento. I risultati più concreti sono senza dubbio quelli raggiunti in Israele dove si è ottenuto un incremento di precipitazioni compreso tra il 15 e il 24% e dove l'attività di stimolazione della pioggia è diventata un vero e proprio servizio pubblico affidato ad un'apposita società statale. Il vantaggio sostanziale di cui oggi si può usufruire rispetto ai pionieri di 30-40 anni fa è dato principalmente dalle informa- TUNISIA | ALGERIA MAURITANIA zioni che si possono ottenere dai satelliti meteo e dai radar meteorologici circa la presenza, la consistenza, velocità di spostamento e direzione delle nuvole da inseminare, tutti elementi che consentono di operare su dati certi e non alla cieca. Per la «semina» si utilizzano aerei dotati di bruciatori posti sotto le ah nei quali viene bruciato ioduro d'argento. L'aereo deve volare sopravento e alla base delle nuvole in modo che il fumo caldo contenente miliardi di nuclei di condensazione sotto forma di microscopici cristalli salga e si diffonda nelle nuvole stesse. L'azione degli aerei può essere integrata da bruciatori a terra collocati dopo un accurato studio della situazione orografica e delle correnti aeree prevalenti. Tecnologie e metodi simili a quelli messi a punto da Israele a partire da una trentina di anni fa vengono utilizzati in Italia dalla Tecnagro, un'associazione senza In alto Deserto Bianco in Egitto EGITTO MALI BURKINA FASO NIGER CIAD SUDAN A fianco gli Stati assetati africani sGIBUTI SIERRA LEONE GUINEA-BISEAU G AMBIA Con l'aumento delle temperature nel Mediterraneo e la diminu2ione della piovosità l'aridità potrebbe colpire gravemente U Sud Italia ■ ■ PAESI PARZIALMENTE ARIDI PAESI AFFETTI DA SICCITÀ' CRITICA

Persone citate: Oscillazione Mediterranea