Centrale solare a concentratori ottici

Centrale solare a concentratori ottici Centrale solare a concentratori ottici Accordo Usa-Israeleper testare un nuovo sistema LA nostra civiltà è basata sul petrolio. Pochi, però, si preoccupano del fatto che il petrolio non è inesauribile. Le rie, allo stato attuale, vengonc valutate sufficienti per pc_ più di cinquant'anni. Le stime naturalmente sono variabili :. dipendono anche da quanto si è disposti a spendere per l'estrazione, ma l'esaurimento dei giacimenti petroliferi è vicino in termini di decenni e non di secoli. Come «Tuttoscienze» ha scritto la settimana scorsa, seconde studi recentissimi una potè:liliale fonte energetica di gr • ride portata potrebbe essere costituita dagli idrati di metano. L? loro consistenza, secondo le prime valutazioni, è enorme, superiore a quella di tutte le r corte degli altri combustibili fccsili.. carbone incluso. In questo caso il pianeta diverrebbe di una quantità di gac naturale così grande da mutare per secoli lo scenario energetico. Rimangono però alcune difficoltà tecniche nei procedimenti per l'estrazione, e i costi sarebbe comunque molto alti. La competizione tra le fonti energetiche rimane quindi aperta sul piano economico. Tra le fonti alternative, l'energia solare rimane in prima linea. Le celle fotovoltaiche, che trasformano direttamente la luce solare in elettricità, hanno incominciato a diffondersi con le navicelle spaziali, per poi giungere, con il calare dei costi, alle attuali centrali commerciali, con lunghe schiere di celle, la cui corrente continua viene trasformata in alternata e immessa nella rete. Ma anche la produzione di elettricità ottenuta concentrando i raggi solari su una caldaia, che a sua volta produce vapore per far girare una turbina c generare elettricità, ha raggiunto una sufficiente maturità tecnologica, tanto che nel marzo di quest'anno Stati Uniti e Israele hanno firmato ^■P* Schema di una cent rale solace a ciclo combinato con gas sviluppato 1 ] 7\X da McDonnell Douglas (Usa) 1 In collaborazione con X\ I'Istltuto Weizmann in Israele Specchio superiore Captatori dell'energia solare Eliostati che segnano il Sole Centrale elettrica Turbine a gas in ciclo combinato per generare elettricità un accordo per studiare la fattibilità commerciale di un impianto in grado di produrre fino a decine di megawatt di potenza elettrica. Le industrie interessate sono la americana McDonnell Douglas e le israeliane Ormat e Rotem; il supporto tecnico è dell'Istituto Weizmann - tramite la sua emanazione commerciale Yeda Research and Development Co.L.td. Lo stanziamento iniziale è di 5,3 milioni di dollari. La caratteristica dell'impianto è la disposizione al suolo di una serie di eliostati che fanno convergere i raggi solari su un unico riflettore issato su una torre centrale. Il fascio così ottenuto viene inviato su una matrice di concentratori ottici che moltiplicano i raggi solari da cinque a diecimila volte. Il calore ottenuto serve a far funzionare i turbogeneratori di elettricità. Tre gli aspetti innovativi rispetto ai precedenti tentativi di sfruttamento dell'energia solare. Primo: tutto l'impianto è al suolo, a parte la torre che supporta il riflettore centrale; secondariamente l'uso di un nuovo e avanzatissimo design dei concentratori in cui è specialista l'Istituto Weizmann; in terzo luogo quello che viene chiamato familiarmente «porcospino», cioè una serie di coni di ceramica dispo¬ sti in speciale formazione geometrica che massimizza lo sfruttamento della luce solare. Per portare tutto ciò allo sfruttamento industriale, nel 1994, il presidente Clinton e l'allora primo ministro israeliano Rabin siglarono un accordo di lavoro comune per studiare nuove fonti energetiche volte al XXI secolo mediante la creazione di un ente che potesse sfruttare le conoscenze tecnologiche e scientifiche dei due Paesi supportati dalle grandi industrie. Il primo risultato è l'impianto in via di costruzione presso l'Istituto Weizmann di una turbina a energia solare da 2300 kilowatt. Andando allo sviluppo pratico, la McDonnell Douglas sarà responsabile dei sistemi ingegneristici, dei sistemi di controllo, delle torri, sulla base di esperienze condotte fin dagli Anni 80. La Ormat si occuperà dei sistemi di conversione della potenza. La Rotem dei sistemi di concentrazione dell'energia solare con innovativi sistemi ottici per ottenere l'aria dall'alta pressione e temperatura. L'Istituto Weizmann, tramite il suo braccio commerciale «Yeda», si occuperà del trasferimento di questa tecnologia solare dalla fase sperimentale a quella industriale. Patrizia Krachmalnicoff

Persone citate: Clinton, Patrizia Krachmalnicoff, Rabin, Rotem, Weizmann

Luoghi citati: Israele, Stati Uniti, Usa