Il grido di O'Dell all'Italia: salvatemi

Alla vigilia dell'esecuzione, il governatore Alien non riceve il sindaco di Palermo Orlando Alla vigilia dell'esecuzione, il governatore Alien non riceve il sindaco di Palermo Orlando Il grido di O'Dell all'Italia: salvatemi Ultimo tentativo: presentata la richiesta di clemenza RICHMOND DAL NOSTRO INVIATO Una malinconica processione al palazzo del Governatore ha segnato Tanti-vigilia dell'esecuzione di Joseph O'Dell nel carcere di Greensville. I legali del condannato hanno presentato una richiesta formale di clemenza al governatore George Alien. E simili appelli sono stati presentati da Lori Urs, l'amica di O'Dell, e da Leoluca Orlando, sindaco di Palermo. A Greensville, dove è stato trasferito nei giorni scorsi - l'esecuzione è fissata per mercoledì alle nove di sera, le tre del mattino in Italia - O'Dell pare ormai rassegnato dopo aver lottato per anni contro la sua esecuzione. «Continua a comportarsi come un fratello maggiore», ha detto all'Ansa la sorella, Sheila Knox. «Cerca di mostrarsi forte, ma ogni tanto si abbandona al panico. E' difficile fargli coraggio». Anche Orlando è stato in contatto ieri con O'Dell, per prendere accordi in vista dell'eventuale traslazione della salma a Palermo. O'Dell, già cittadino onorario di Palermo, gli avrebbe infatti espresso l'auspicio di essere sepolto nel capoluogo siciliano. La speranza, dicono nell'entourage di Orlando, è che l'esecuzione venga fermata in extremis e che la questione della salma diventi irrilevante. Ma poiché la possibilità che il governatore faccia un gesto di clemenza appare quasi inesistente, è necessario fare i primi passi in vista di una complicata vertenza burocratica. L'iniziativa di Orlando ha colto di sorpresa le autorità locali. E ha messo in estrema agitazione anche il console onorario d'Italia a Norfolk, Vito Piraino, che accompagna il sindaco di Palermo in questa visita. Orlando non è stato ricevuto dal governatore Alien, ma gli ha comunque esteso un invito a recarsi a Palermo tramite il suo assistente legale Mark Christie. Il sindaco di Palermo ha rinnovato il suo appello per un gesto di clemenza, sostenendo che la colpevolezza di O'Dell è tutt'altro che dimostrata. «E' vero, io sono contro la pena di morte - ha detto, uscendo dall'incontro con Christie - ma anche chi è a favore delle esecuzioni può solo condannare la progettata esecuzione di un uomo la cui colpevolezza non è mai stata provata». Il governatore Alien sostiene da tempo che la colpevolezza di O'Dell è fuori discussione. Ed è per questo motivo che non ha voluto riaprire il caso per analizzare il Dna di alcuni campioni (liquido seminale raccolto sul corpo della vittima, Helen Shartner, ndr). Esperti americani di Dna hanno però criticato la chiusura del governatore su questo punto sostenendo che tecniche avanzate che non erano disponibili all'epoca del processo dieci anni fa potrebbero chiarire una volta per tutte se O'Dell è davvero colpevole. Nell'estendere il suo invito ad Alien, Orlando si è presentato come il sindaco di «una città da anni in lotta con la crimina- lità e con la mafia. Nessuno può accusarci di essere dalla parte dei criminali. Ma non si può tacere davanti al caso O'Dell». Il sindaco ha anche presentato il testo di una risoluzione approvata dal Parlamento europeo in cui si chiede la sospensione dell'esecuzione per fare il test del Dna (la richiesta è già stata respinta dal governatore e la presentazione del testo da parte di Orlando era dunque puramente simbolica). Dopo il sindaco di Palermo, Christie ha ricevuto i legali di O'Dell, che hanno appunto presentato formale richiesta di clemenza. La loro ultima speranza è che il governatore decida di lasciare in vita O'Dell «per calcolo politico se non per pietà». Ma l'opinione pubblica in Virginia è talmente schierata a fa¬ vore della pena di morte che il «calcolo politico» finirebbe solo per eliminare qualsiasi chance residua di evitare a O'Dell il patibolo. Infine, dopo i legali, è stata la volta di Lori Urs, compagna di O'Dell e principale animatrice degli sforzi internazionali in suo favore. In mattinata era andata a trovare O'Dell in carcere. Si è poi lamentata perché le autorità carcerarie avevano limitato il tempo della visita a un'ora. «Mi hanno fatto sapere che questo è il tempo massimo che mi verrà accordato anche domani. Ma continuiamo a sperare che qualcosa accada». La sorella di O'Dell, Sheila Knox, non si è recata a trovare il fratello. «Ci siamo sentiti al telefono e gli ho spiegato che oggi avevo il funerale di un'amica», [a. d. r.] UNA VITA VIOLENTA 1955-'57 A partire dai 13 anni viene preso più volte con auto rubate per uscire con una ragazza o con gli amici 1958 Finisce in galera per la prima volta per aver picchiato selvaggiamente un coetaneo 1959-'64 Compie cinque rapine a mano armata e innumerevoli furti d'auto entrando e uscendo dal carcere 1965 Viene condannato per omicidio preterintenzionale: durante una rissa, in carcere, uccide un altro detenuto. Condannato a venti anni, dopo 10 esce per buona condotta 1975 Mentre è in libertà condizionale, durante una rapina prende in ostaggio e picchia selvaggiamente una donna che cerca anche di stuprare 1985 Mentre si trova, di nuovo, in libertà condizionale, viene accusato di aver picchiato e ucciso in una rapina un'altra donna, Helen Schartner. Lo condanneranno a morte

Luoghi citati: Greensville, Italia, Palermo, Richmond