Cernomyrdìn a Bruxelles «Nell'Ue al più presto» di Cesare Martinetti

11 Il premier rilancia la richiesta di Eltsin Cernomyrdìn a Bruxelles «Neirile al più presto» «Potremmo rinunciare alle compensazioni per l'allargamento a Est della Nato» BRUXELLES DAL NOSTRO INVIATO Quando l'aveva detto Boris Eltsin sembrava una boutade e infatti, non solo a Mosca, qualcuno ci aveva fatto dell'ironia. Invece Viktor Cernomyrdin, primo ministro russo, accompagnato dal solito robusto e composito seguito di diplomatici e funzionari esperti in business, è venuto a Bruxelles per dire che la Russia davvero intende aderire all'Unione europea e che tutti gh sforzi di riforma dell'economia postsovietica sono diretti all'obbiettivo di diventare partner «a pieno diritto» della Ue. Non solo. Con il tono più rassicurante possibile ha anche detto che Mosca non intende insistere sulla richiesta di compensazioni per gli svantaggi che deriveranno alla Russia dall'allargamento dell'Unione europea a Est. A gennaio cominceranno infatti i negoziati tra Ue e quattro Paesi che rientravano nell'orbita sovietica (Polonia, Cecbia, Estonia, Ungheria): «L'Unione ha i suoi problemi, noi abbiamo i nostri - ha detto il conciliante premier russo - e tutti sanno di non avere i mezzi sufficienti per offrirci compensazioni...». Mosca sta dunque dispiegando un'offensiva diplomatica ed economica di grande intensità e si capisce che queir «Atto fondatore» firmato in giugno a Parigi da Eltsin e Clinton e che rappresenta in un certo senso la «pace» definitiva tra Mosca e la Nato è il cappello che sta sopra ad altre numerose iniziative. Vi ha Il premier Viktor Cernomyrdin fatto riferimento lo stesso Cernomyrdin ieri ripetendo ciò che tutti sanno: «Siamo contro l'allargamento della Nato... ma continuiamo a collaborare». Così come aveva fatto il vice di Cernomyrdin presente al vertice Nato di Madrid. E dunque Mosca tratta con l'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) confidando di esservi ammessa entro la fine del prossimo anno: «Sarebbe il riconoscimento che la nostra economia è davvero diventata un'economia di mercato. Respingerci - ha detto Cernomyrdin - sarebbe profondamente ingiusto». Nessun commento del primo ministro sull'allargamento della Ue a Est («Si tratta di decisioni proprie della Commissione europea sulle quali io non ho nulla da dire»), ma intanto un'intera giornata di intensi colloqui che hanno attenuato anche lo screzio di poche settimane fa appena tra il primo vicepremier Boris Nemzov e Ù commissario europeo Leon Brittan che a Mosca non venne ricevuto per protesta contro le misure «antidumping» decise dalla Commissione nei confronti di prodotti russi. «Queste misure - ha detto Cernomyrdin - non devono ostacolare i nostri rapporti». Il «dialogo» continua per trovare un'intesa. Sono quattordici le categorie di esportazioni russe colpite dal provvedimento, grosso modo l'un per cento del totale, che costerebbero (calcoli di Mosca) un miliardo di dollari all'anno. Cesare Martinetti Il premier Viktor Cernomyrdin