Il «riccometro» all'università

Il «riccometro» all'università Il «riccometro» all'università Stabilirà chi deve pagare le tasse IL CASO RIVOLUZIONE ALL'ATENEO AROMA RRIVA il «riccometro» per ottenere l'esonero o la riduzione delle tasse universitarie. A partire dal prossimo anno accademico '97-'98 sarà esteso a tutti gli atenei italiani un sistema di valutazione del reddito, già avviato da qualche anno nell'università di Trento, che ha fatto scendere dal 57% a meno del 10% le esenzioni per i figli dei lavoratori autonomi. Ieri, il consiglio dei ministri ha approvato il regolamento di attuazione di una norma, contenuta nella legge di riforma del '97, che stabilisce principi e modalità relativi ai contributi universitari. Potenzialmente sono interessati oltre 1 milione e 700 mila studenti, ma d'ora in avanti potrà beneficiare di esoneri e riduzioni solo chi dimostri di averne realmente bisogno: il nuovo meccanismo, molto più rigoroso rispetto a quello del passato, dovrebbe eliminare abusi ed anomalie. «Abbiamo introdotto - conferma il ministro della pubblica istruzione Luigi Berlinguer - criteri che fanno piazza pulita delle solite furberie. Il riferimento al 740 non basterà più. Finora c'erano tanti studenti, che giravano con la spider e pure avevano diritto all'assegno di studio 0 alla casa dello studente, grazie al padre che dichiarava molto meno del reddito reale oppure perché si erano staccati fittiziamente dal nucleo familiare e risultavano nullatenenti. Chi aveva, invece, un reddito fisso doveva pagare tutto». E per il futuro il ministro promette: «Cambierà musica a partire dal prossimo anno accademico. Posso garantire che il nuovo metodo,; definito con la collaborazione del ministero delle Finanze, funzionerà». Con l'ingresso del «riccometro» nelle 52 università italiane, viene rivoluzionato l'intero regime di spesa per gli studi universitari. Basta con tasse, soprattasse, contributi e il vecchio sistema delle borse di studio; d'ora in avanti, ci sarà una tassa fissa di 286 mila lire per tutti, mentre una tassa aggiuntiva sarà definita in misura variabile a seconda delle condizioni economiche del singolo studente da accertare in base al «riccometro». In sostanza, se fino a ieri in molte università esistevano almeno due fasce di contribuzione (una di circa 800 mila lire e l'altra di 1 milione e 200 mila lire), d'ora in avanti - precisa Berlinguer - chi è più ricco potrà pagare di più di un milione e 200 mila lire, mentre chi viene da famiglie a reddito modesto potrà pagare meno di 300 mila lire. Ma, per gli studenti meritevoli, l'esenzione sarà totale: «Il ministero dell'università - spiega il sottosegretario Luciano Guerzoni prevede che 120 mila studenti saranno completamente esonerati e 80 mila di questi avranno borse di studio, mentre con il vecchio sistema gli esonerati erano solo 60 mila». In base alle disposizioni sul «riccometro», la richiesta di esonero o di riduzione delle tasse universitarie dovrà essere accompagnata da una «scheda di raccolta dati» debitamente compilata. In essa, oltre all'esatta indicazione della posizione universitaria dello studente, si sollecitano risposte precise sul tipo di nucleo familiare (dati anagrafici e codice fiscale di ogni componente), sull'abitazione di proprietà o no, sull'imponibile lei, sulla categoria catastale, sull'eventuale mutuo, su redditi da lavoro dipendente o assimilati, su redditi agricoli, da lavoro autònomo, da impresa o da partecipazione. Ed ancora quesiti ancor più mirati vengono posti sul patrimonio dei vari membri del nucleo familiare: patrimonio immobiliare (partita catastale, quota di possesso, rendita catastale, anno di acquisto); patrimonio immobiliare (partecipazione in società di capitali, investimenti finanziari). Gian Cario Fossi il 75% di ciò che danno a una scuola statale, io sono convinto che la scuola privato-sociale riuscirebbe a cavarsela benissimo perché lì c'è niversità le tasse Dal prossimo anno il riferimento al 740 non basterà più per ottenere esoneri

Persone citate: Berlinguer, Gian Cario, Luciano Guerzoni, Luigi Berlinguer

Luoghi citati: Trento