Prodi «promuove» la scuola privata

3 Varato il disegno di legge. Il premier: ma quella statale resta il pilastro dell'istruzione Prodi «promuove» la scuola privata Dopo 50 anni di contrasti, via libera alla parità ROMA.. Le scuole non statali quelle dei preti ma anche le molte di proprietà degli enti locali - otterranno la parità con quelle statali non appena il Parlamento varerà il disegno di legge approvato ieri mattina dal Consiglio dei ministri. Alle 13,35, dopo una seduta durata oltre tre ore, il presidente del Consiglio Romano Prodi e il ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer, sono scesi in sala stampa per annunciare il dato fatidico: l'Ulivo è riuscito laddove una cinquantina di governi democristiani hanno fallito, nel proporre cioè con una presumibilmente larga base di consenso, una legge sulla parità scolastica, attesa dal 1946 secondo quanto postulato dall'art. 33 (comma 4) della Costituzione. E' presto per cantare vittoria, in quanto il disegno di legge deve ancora affrontare i marosi del Parlamento e una certa diffidenza dei sindacati, ma è comunque una buona base di par- tenza. «Questa grande riforma ha detto Prodi - non potrà andare a scapito della scuola statale, che rimane ovviamente il pilastro fondamentale dell'istruzione». La parità tra scuola pubblica e privata era - si ricorderà - un punto qualificante del programma del centro sinistra. La legge consta di appena 4 articoli che introducono però delle importanti novità. PER CHI IA UGGE. Le scuole che potranno ottenere la parità rispetto alle statali sono tutte quelle che (ovviamente) allo Stato non appartengono, e cioè quelle religiose, quelle laiche private e le molte di proprietà degli enti locali. La legge pensa però anche a quegli istituti di istruzione che forniscono riqualificazione ai cittadini e ai lavoratori adulti. 6U STANDARD. Per ottenere la parità le scuole dovranno attenersi a determinati standard di qualità della didattica, e inoltre a «spazi, sedi, strutture e attrezzature adeguate, fini e ordinamenti didattici conformi a quelli delle corrispondenti istituzioni pubbliche statali». Affinché tutto questo risulti senza ombra di dubbio, le scuole che chiedono la parità devono accettare delle specifiche ispezioni da parte dello Stato. Va da sé che le scuole che ottengano la parità possono rilasciare titoli accademici legali, esattamente come le scuole pubbliche. GLI INSEGNANTI. I docenti delle scuole non statali devono avere gU stessi requisiti di preparazione degb altri (laurea o diploma a seconda di quel che è richiesto) e devono essere inquadrati contrattualmente secondo gli accordi nazionali di categoria. Le scuole non statali (e questo vale soprattutto per quelle religiose) possono anche avvalersi di personale docente volontario in misura non superiore ad un quarto del totale, sempre che abbiano i requisiti scientifici richiesti. I FINANZIAMENTI. La nota dolorosa è questa. In una precedente bozza, di cui abbiamo parlato il 4 luglio scorso, si ipotizzava che lo Stato si sarebbe fatto carico delle scuole non statali fino a un tetto del 35% delle loro spese. L'attuale disegno di legge, invece, non fa riferimento a cifre o a quote. Il ministro Berlinguer ha detto esplicitamente che la legge definisce il «se» e il «come», ma non il «quando» e il «quanto». Infatti la disponibilità di fondi per questa legge (attualmente pari a zero) sarà fissata ogni anno dalla finanziaria. In pratica la parità potrebbe essere largamente o per nulla finanziata a seconda della disponibuità economica. Il sostegno dello Stato sarebbe una sorta di rivisitatato «buono scuola»: ne sa¬ rebbe cioè titolare l'allievo, ma la somma verrebbe accreditata presso la scuola da questi frequentata. Il sistema dovrebbe servire, tra l'altro, ad evitare eventuali censure da parte della Consulta che potrebbe non far passare un finanziamento diretto alle scuole. ALTRI AIUTI. A fianco ai finanziamenti diretti, lo Stato - attraverso le Regioni - verrà incontro agli studenti delle scuole non statali, istituendo borse di studio, stabilendo sgravi fiscali, alleviando con «buoni» il costo dei libri 0 del materiale didattico. EDUCAZIONE PERMANENTE. L'articolo 4 parla di «inteventi per il diritto allo studio, l'istruzione e la formazione degli adulti». Quindi anche i cittadini non più in età scolare che vogliano riqualificarsi possono accedere a borse di studio e ad altre provvidenze a sostegno della loro formazione, presso scuole statali e - ovviamente - non statali. Raffaello Masci dellistru». parità tra a pubblica ata era - si erà - un qualifi del proma del o sinistra. gge consta LA PARITÀ A SCUOLA CHI HE FARÀ PARTE Entreranno nel sistema pubblico dell'istruzione e della formazione «|e istituzioni scolastiche e formative non statali, comprese quelle degli enti locali, che nè facciano richiesta». Per esempio: tutte le scuole materne dei Trentino, che appartengono alla Provincia autonoma; • molte scuole comunali, in particolare quelle professionali; le scuole di riqualificazione*per adulti (formazione permanente) j j ! Olii STANDARD RICHIESTI 1 1. Spazi, sedi,-strutture e attrezzature adeguate 2. Accoglienza di chiunque richiede di iscriversi, | compresi gli alunni e gli studenti cori_| i thandicap ji—1—I—j—r~~—pi i 3. I d o n e a qualificazione p rof e s s i o n a I e d e i i dirigenti e dei docenti j j \ j j i A, Organizzazione improntata ai principi della j dergoc^ a. Trasparenza e pubblicità di gestione e di ; -f~ bilàncio;- -"■[- 4-—j—4—P"- ;—\—\- 1 FINANZIAMENTIfe? f|f "t "'\ Quanti fondi stanzierà il governo per le scuole parificate Verrà stabilito di anno in anno dalla legge finanziaria. Gli stanziamenti saranno di due tipi: uno sotto forma di denaro, un altro che comprende sgravi fiscali, borse dij studio] sussidi per acquisto di libri. j~i 5 i In basso: il ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer In basso: il ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer «Bisogna arrivare al sistema dei buoni in modo che siano le famiglie a decidere come e cosa spendere»

Persone citate: Berlinguer, Luigi Berlinguer, Prodi, Raffaello Masci, Romano Prodi

Luoghi citati: Roma, Trentino