Fumagalli «Il mercato è più maturo»

Fumagalli Fumagalli «Il mercato è più maturo» MILANO. Da parecchi mesi, in epoche non sospette, si diceva certo che, se l'inflazione fosse restata bassa e i tassi fossero scesi, anche piazza Affari sarebbe ripartita. Oggi che i fatti gli danno ragione, Ettore Fumagalli, presidente di Banconapoli Sim, prevede che il ciclo positivo durerà. Anche se premette: «Attenzione, molti degli strappi di questi giorni sono anche legati al fatto che, fino all'altroieri, tutti speculavano alla giornata. Avevano stravenduto e ora devono ricoprirsi. Ma certo il motore del rialzo è il calo dell'inflazione». Tutto qui? «No, certamente. Sono arrivate notizie importanti come lo sblocco dei fondi pensione e la tassazione del capital gain che porta acqua al mulino del risparmio gestito. Nei mesi passati i fondi si erano tenuti molto prudenti, su obbligazioni e titoli corti, ora corrono tutti a comperare. Basti pensare che, oggi, Bankitalia interviene a sostenere il marco, esattamente il contrario del '92». E gli stranieri? «La loro presenza è sempre determinante, come lo fu nel 1986. Del resto anche il picco di quell'anno venne con la partenza dei fondi di investimento e con una Borsa il cui indice era restato a lungo sotto quello del costo della vita. Come oggi. Anche riacchiappando la quota '86, in valore relativo piazza Affari resta lontana dal recupero dell'inflazione. Quanto agli stranieri, oggi ritengono di poter guadagnare doppiamente con il rafforzamento della lira, e soprattutto sono rassicurati dai minori rischi di cambio». C'è spazio per crescere? «Sì, c'è spazio anche se è possibile che domani (oggi per chi legge ndr), con la scadenza delle opzioni e del Fib, ci possa essere una pausa. Ma altro spazio per salire esiste e bisogna guardare attentamente ai titoli. Ad esempio, la Pirellina che vale meno della Pirellona, Mediaset per il settore cui appartiene... Non sono che esempi. Ma certo, oggi, esiste più mercato». Rispetto al passato? «Sì. Nel passato era un continuo mordi e fuggi. La gente entrava in Borsa in certi momenti, ma poi se ne andava in fretta perché i Bot rendevano di più. Ora i Bot rendono meno. Appena i tassi a breve scenderanno verrà innescato un altro rialzo. L'unica cosa da domandarsi è fino a che punto questa grossa liquidità continuerà ad autoalimentare il ciclo». Come è il mercato, più o meno selettivo? «Fino a qualche settimana fa si muovevano solo i telefonici, ora che l'onda dilaga tutti i titoli finiscono per essere coinvolti». Quindi resta ottimista sul trend? «Potrà esserci una fase di assestamento, ma si tratterà di una fase. Non bisogna dimenticare che ci siamo lasciati alle spalle anni brutti, situazioni drammatiche - pensiamo a Ferfin e Gemina -, un vero e proprio Far West. Oggi il mercato è più trasparente e più evoluto, gli investitori istituzionali hanno cominciato a sollevare le loro critiche nelle assemblee. A mio avviso siamo entrati in una fase virtuosa. Ed è arrivata perfino prima di quanto mi aspettassi», [v. s.J

Persone citate: Ettore Fumagalli, Fumagalli

Luoghi citati: Milano