«Famoso grazie a lui»

«Famoso grazie a lui» «Famoso grazie a lui» Marcus: mi scelse fra 100 modelli SROMA E oggi è il numero uno lo deve soprattutto a Gianni Versace. Lo svedese Marcus Schenkenberg, 29 anni - un cachet di 10 mila dollari l'ora - è balzato in testa alla hit parade degli indossatori nel 1993. Con la campagna pubblicitaria di Versace, dove Avedon lo ritraeva accanto a Stephanie Seymour. E' Marcus che lo stilista ha voluto sulla copertina del libro «L'uomo Senza Cravatta». Ed è sempre lui che sfila da an- ni per la griffe della «Medusa». «Versace mi selezionò fra una rosa di cento candidati per quella copertina. Ricordo ancora che avevo lo stomaco stretto dalla paura perché sognavo di essere / il prescelto. Alle spalle *** potevo vantare un'esperienza pubblicitaria con Calvin Klein. Speravo di essere giusto per le immagini che voleva Gianni. Andò bene. Lavorai cinque giorni a New York. Con lui s'instaurò subito un rapporto d'amicizia. Gianni aveva un profondo rispetto per le persone, per noi indossatori. Era un signore». La circostanza che ad uccidere Versace sia stato un modello gay riporta alla cronaca un aspetto dell'ambiente moda di cui si favoleggia. E cioè il fatto che gli indossatori spesso diventino oggetto di attenzioni sessuali da parte di stilisti e fotografi. Si parla addirittura di pedaggio obbligatorio per poter lavorare. E' così? ■ «Sì, è vero. Si verificano molti casi del genere. Sono soprattutto i ragazzi più giovani, alle prime armi, a essere presi di mira. Anche fra gli indossatori ci sono parecchi gay. Sinceramente a me non è mai capitato di ricevere proposte in tal senso». Sicuro? «A dire la verità è successo una sola volta. Di recente, a Parigi. Un uomo che conoscevo di vista, dopo aver assistito alla sfilata, mi ha invitato a bere qualche cosa con lui. Non ho accettato. Dopo mezz'ora è ritornato alla carica offrendomi dei soldi. Ho nuovamente declinato l'invito, ma questa volta in marnerà molto esplicita». Anche la droga abbonda? «Gira anche quella, come in qualsiasi altro ambiente artistico. Ma nei indossatori non siamo ricchi come le nostre colleghe. Pochi possono permettersela regolarmente. Il nostro, però, è un mestiere che può durare più a lungo rispetto a quello delle top. Se ci teniamo in forma possiamo sfilare anche fino a 40 anni. Chi è furbo quindi evita le droghe come la peste». E lei è furbo? «Assolutamente, furbo e salutista. Prendo valanghe di vitamine e integratori per combattere lo stress e il jet-leg. Vado rego¬ larmente in palestra. E ci tengo a sottolineare che non mi gonfio i muscoli con gli anabolizzanti. Anzi ho persino girato uno spot in America contro l'uso di queste sostanze. Qualcuno insinua che mi sia fatto ritoccare chirurgicamente i pettorali, non è vero. Gioco a pallacanestro. Se non avessi sfondato nella moda avrei cercato di realizzare un altro mio sogno, quello di giocare nell'Nba, la lega professionisti americani, a fianco di Michael Jordan». Che cosa farà quando smetterà questo mestiere? «Non escludo la carriera cinematografica. Per adesso ho avuto una piccola parte in un film inglese che uscirà a ottobre, s'intitola Prince Valliant. Interpreto il ruolo di un guerriero cattivo. E poi vorrei sposarmi, avere dei figli. Prima ero fidanzato con una collega, la modella Rosemary Wetzel (sosia di Cindy Crawford, ndr). Adesso sono single, ma spero di trovare presto l'anima gemella». Antonella Amapane «Era un vero signore ma il nostro mondo nasconde molti pericoli dalla droga fino ai ricatti sessuali» bro «L'uomo Senza Cravatta». Ed è sempre lui che sfila da an- ne e integratori per combattere lo stress e il jet-leg. Vado rego¬ni per la griffe della «Medusa». «Versace mi selezionò fra una rosa di cento candidati per quella copertina. Ricordo ancora che avevo lo stomaco stretto dalla paura perché sognavo di essere / Marcus Schenkenberg[FOTO D. HAMILTONlarmente in palestra. E ci tengo a sottolineare che non mi gonfio i muscoli con gli anabolizzanti. Anzi ho persino girato uno spot in America contro l'uso di queste sostanze. Qualcuno insinua che mi sia fatto ritoccare chirurgicamente i pettorali, non è vero Marcus Schenkenberg [FOTO D. HAMILTON]

Luoghi citati: New York, Parigi