La «morte bianca» uccide il neonato rampollo dei banchieri Sella di P. G.

La «morte bianca» uccide il neonato rampollo dei banchieri Sella Biella: era nella culla, aveva due mesi La «morte bianca» uccide il neonato rampollo dei banchieri Sella BIELLA. In provincia è il secondo caso in pochi mesi: questa volta, la vittima di quella che chiamano «morte bianca» è Luca, di appena due mesi, ultimo rampollo della famosa famiglia dei banchieri Sella. Figlio secondogenito di Massimo, 39 anni, presidente ed amministratore delegato della società Brosel, appartenente al gruppo Sella, e della nobildonna torinese Maria Consolata Marenco di Moriondo, 30 anni, il piccolo è stato trovato morto nel suo lettino l'altra sera alle 19,30. Poco prima di cena, mamma e papà si sono avvicinati alla culla per dare uno sguardo al piccolo: già non c'era più nulla da fare, «Arresto respiratorio», ha constatato con dolore il medico Alessandro Gibba, patrigno di Massimo, che abita a pochi passi da lui. A nulla è valso il suo intervento. La coppia era sposata da pochi anni, e abitava al numero 1 di San Gerolamo, un ex convento che domina la città, e dove risiedono gran parte dei discendenti di Quintino Sella, il famoso statista dell'Italia Unita. Dopo la primogenita, Ottavia, nata un anno e mezzo fa, il piccolo era l'atteso erede maschio. Si sarebbe chiamato Luca, come il nonno. Ma il piccolo non ha potuto neanche ricevere il battesimo: la cerimonia era fissata per domenica. I funerali si svolgeranno alle 16, nella chiesa parrocchiale di San Cassiano. La piccola bara sarà portata nel cimitero monumentale di Oropa. [p. g.]

Persone citate: Alessandro Gibba, Maria Consolata Marenco, Moriondo, Quintino Sella

Luoghi citati: Biella, Italia, San Cassiano