«Boicottate con il silenzio Herri Batasuna »

9 Gli edicolanti non vendono più «Egin». Vietata la manifestazione separatista a S. Sebastiano «Boicottate con il silenzio Herri Batasuna » I giornali e le televisioni oscurano il partito basco MADRID NOSTRO SERVIZIO Black-out informativo su Herri Batasuna (Hb), il partito legale dell'organizzazione indipendentista basco-spagnola Età, da parte di tv, radio e giornali. Vietate le sue manifestazioni. «Egin», il vendutissimo braccio giornalistico «etarro», non viene più venduto nelle edicole spagnole. E verranno boicottati i negozi dei simpatizzanti di Hb. Le gigantesche manifestazioni di 6 milioni di spagnoli (dati di ieri sera del ministero degli Interni) contro l'ultimo assassinio dell'Età, sono i primi, importantissimi frutti. Mai, nei vent'anni della giovane democrazia spagnola, nonostante i morti ammazzati siano stati ben 745 (altri 72 durante la dittatura franchista), si era vista una reazione così di massa. Neanche quando erano stati uccisi i bambini (22). Con l'assassinio di Bianco, l'Età ha innescato un processo di presa di coscienza collettivo irreversibile e che isola l'arcipelago «etarro». Anche, segno dei tempi, dove spadroneggiavano l'Eta-Hb, nei Paesi Baschi. Il «la» dell'isolamento radiotelevisivo di Hb, i terroristi legali che raccolgono ben 181 mila voti, l'hanno dato due delle tre tv private, «Tele-5» (il cui 25 per cento è della Fininvest di Berlusconi) ed «Antena 3». I due direttori dei tg, Luis Fernandez e José Oneto, hanno dichiarato ieri a Malaga: «Metteremo a tacere tutte le notizie che si riferiscono ad Herri Batasuna fino a quando non condannerà, pubblicamente, l'assassinio di Bianco. Non daremo ai complici dell'Età neanche un secondo. E' arrivato il momento di dire "Basta ya" (adesso basta, lo slogan urlato da milioni di spagnoli, ndr) anche in tv». «So che è una proposta rischiosa, però non possiamo confondere il diritto all'informazione con ciò che è obiettivamente pubblicità del crimine ed apologia della violenza ha sottolineato Fernandez di Tele-5 -. I media devono essere all'altezza dei cittadini scesi in piazza e dare l'esempio che loro ci hanno dato in questi giorni». La proposta, davvero rischiosa (l'Età ha nel mirino, da anni, tutti i giornalisti in prima linea nella lotta contro il terrorismo), è stata estesa a tutti i inedia spagnoli e baschi. «Tve (la Rai spagnola, il più importante network di Spagna, ndr) è d'accordo - ci anticipava ieri sera un top-manager dell'ente -. Ci riuniremo con tutte le tv ed elaboreremo una piattaforma comune». Stessa presa di posizione delle ascoltatissime radio. «Abc», il secondo quotidiano di Spagna, si è già detto d'accordo. Gli altri giornali scenderanno in campo dopo una riunione di tutti i direttori a Madrid, presso l'Associazione della stampa. Intanto ieri l'assessorato per la Sicurezza dei Paesi Baschi ha comunicato la proibizione, «per ragioni di ordine pubblico», della «Manifestaldi Nazionala» (Manifestazione nazionale) indetta per sabato prossimo a San Sebastiano dal comitato centrale di Herri Batasuna con la parola d'ordine «Euskal Herriari, Irtenbide Politikoa» (Paesi Baschi, soluzione politica). Per gli «etarras» legali voleva essere una dimostrazione della loro forza, purtroppo reale. Di solito raccolgono, mentre dai cortei si grida «Gora Età Militarra» (Viva Età Militare), dai 20 ai 50 mila militanti, molti dei quali incappucciati. La valanga popolare di massa contro l'Età e le organizzazioni del suo «arcipelago» ha ricevuto impulso con il boicottaggio di «Egin», il «giornale del terrore» che vende ben 52 mila copie. In tutta la Spagna gli edicolanti non lo vendono più. Lo ricevono ma lo nascondono all'interno. E, se non si è giornalisti conosciuti, ti rispondono che è esaurito. Nei Paesi Baschi, ed è un dato molto significativo perché avviene in contemporanea agli assalti di sedi di Hb e linciaggio di suoi militanti, i negozi filo-etarras vengono boicottati. Soldi ai fiancheggiatori? No, grazie. Gian Antonio Orighi Sei milioni di persone hanno partecipato in tutta la Spagna alle manifestazioni anti-Eta Nei Paesi Baschi la gente rifiuta di fare acquisti nei negozi degli indipendentisti Nella foto grande poliziotti in assetto anti-sommossa fronteggiano i manifestanti e qui sotto il premier spagnolo Aznar [FOTO REUTER)

Persone citate: Aznar, Berlusconi, Bianco, Fernandez, Gian Antonio Orighi, José Oneto, Luis Fernandez