Il sindaco di Venezia non cede di R. I.

Il sindaco di Venezia non cede Il sindaco di Venezia non cede «Non mi ricandido nemmeno se me lo chiede il Padreterno» MOGLIANO. «Nemmeno il padre eterno mi farà cambiare idea perché il politico deve fare il politico e l'anuninistratore, l'amministratore: sono due mestieri diversi». Così Massimo Cacciari a margine dei lavori del seminario promosso da D'Alema sul Nordest ribadisce decisamente la sua volontà di non ricandidarsi a sindaco di Venezia alle prossime amministrative di novembre. Un Cacciari che comunque vuole «ritagliarsi» un ruolo di leader del futuro movimento catalano-bavarese che dovrà essere «una federazione di movimenti di interesse, dall'anima leggera». Il sindaco-filosofo ammette che comunque «non c'è tempo per organizzarlo in vista delle prossime amministrative d'autunno», e per questo assicura che farà «campagna elettorale per l'Ulivo» e per il suo candidato naturale, che resta il vicesindaco Gianfranco Bettin. Cacciari ha aggiunto che è stata affrontata in particolare la «caren¬ za di rappresentanza significativa del Veneto» ed è stata indicata la necessità .di «fare sistema, senza quindi il bisogno di creare un partito nuovo, che d'altro canto non si costruisce a tavolino o per decreto. Da parte mia mi impegnerò in questo senso». Cacciari ha concluso affermando che la sua volontà di non ricandidarsi a sindaco potrebbe modificarsi solo «se mi candida Berlusconi, in questo caso posso ripensarci!». Sul movimento del Nordest promosso da Mario Carraro, il sindaco di Venezia sottolinea che «è giusto che vada avanti e poi potrà far parte del nuovo soggetto politico». Ma D'Alema continua a sperare in una ricandidatura di Cacciari. Al sindaco di Belluno Maurizio Fistarol che avrebbe sottolineato come insistendo troppo su un candidato poi non in corsa, si indebolirebbe decisamente l'eventuale altro candidato, il leader della Quercia avrebbe detto: «Basta ricandidare Cacciari...», [r. i.]

Luoghi citati: Belluno, Mogliano, Veneto, Venezia