Valentino: addio al tuo sorriso

Valentino: addio al tuo sorriso Hai dimostrato in questo nostro mondo crudele una enorme dignità Valentino: addio al tuo sorriso CARO Gianni, mi hanno chiesto di ricordarti... Lo faccio, affranto, sconvolto, e solo perché sei un amico che in questo mondo della moda, spesso crudele e senza regole, ha sempre mantenuto una grande dignità umana, e un fair-play molto raro. Ti ho visto a Parigi solo una settimana fa... partivi per questo maledetto viaggio... oggi sembra incredibile, ma eri felice, disteso, dopo aver terminato un'altra faticosa collezione, un altro grande momento per la moda. Grandi momenti ce ne hai dati tanti; neanche i tuoi più agguerriti rivali lo potranno mai negare. Sentivo spesso le giornaliste di moda, che uscivano dai tuoi shows, descriverli come un evento mozzafiato... sempre al limite del troppo ma mai imborghesito dal poco... I rischi che hai sempre preso nel tuo lavoro hanno creato per te nel mondo un posto speciale, a volte scomodo, a volte criticato ma mai ignorato... e per questo ti ho sempre ammirato, per questa straordinaria energia, per questo avanzare senza freni e senza paure nella difficile strada che il successo rende tanto faticosa. Ridevi, di quello che facevi e di quello che dicevano di te... sapevi che era meglio stupire che annoiare, che la moda è fatta di straordinarietà e di eccessi, e non di povertà e di avvilimento. Ridevi della tua curiosità, di quel tuo inarrestabile bisogno di conoscere, di vedere, di imparare, sempre alla ricerca di stimoli culturali interessanti, come l'altro giorno, a Parigi, quando a poche ore dalla tua sfilata giravi a guardare le opere di Léger al museo Pompidou. Sei amato da tanti artisti, che riuscivi a conquistare non solo con la tua generosità ma con la comprensione approfondita del loro lavoro; artisti di ogni mondo, dai più sofisticati grandi registi ai più umili addetti ai lavori, dai grandi fotografi alle modelle che in te hanno sempre trovato il calore di un amico e la generosità di un mecenate. Sarai ricordato, soprattutto da me, per il tuo essere italiano, per il tuo senso straordinario della famiglia che hai saputo aiutare, portando anche loro al riconoscimento del mondo intero. Ridevi per le belle cose che il tuo lavoro e quello della tua famiglia avevano prodotto e che generosamente dividevi con i tuoi amici... la vita era bella, tu lo sai, perché ne avevi conosciuto i limiti e la vicinanza della morte... Ridevi, godendoti la vita, e le belle cose che ti circondavano, e che erano parte di te... un eclettismo che è parte dello stile Versace. Ridevi forse, solo stamattina, uscendo da quella casa dove mi avevi invitato tante volte e che rivedere in televisione sembra oggi un impossibile incubo. Il mondo della moda ha visto tante tragedie, tante persone ci hanno lasciato; amici tuoi e miei... ma mai qualcosa così senza senso, senza pietà, senza ragione aveva sconvolto il nostro fragile equilibrio fatto di arte e di commercio, di poesia e di imprenditorialità. Tu sei stato l'esempio di come gestire un business di moda con un occhio al mercato ma senza esseme schiavi... dando libertà ai sogni più folli dell'artista ma con la sagacia di un capitano d'industria. E' una qualità che tutti ti abbiamo sempre riconosciuto e che oggi ti farà ricordare per sempre nel mondo della moda dove purtroppo ci si dimentica troppo spesso delle persone che ci lasciano. Con affetto Valentino Gara vani

Persone citate: Pompidou, Versace

Luoghi citati: Parigi