Versace sangue sulla moda

E' stato ucciso ieri mattina con due colpi di pistola alla testa da un giovane E' stato ucciso ieri mattina con due colpi di pistola alla testa da un giovane Versace/ sangue sulla moda 7/ sarto ammazzato davanti alla sua villa di Miami MIAMI DAL NOSTRO INVIATO Gianni Versace era andato a comprare il giornale di buon'ora e stava aprendo il cancello per tornare nella sua grande villa moresca su Ocean Drive, quando un uomo tra i 20 e i 30 anni, in calzoni corti e con lo zainetto, lo ha raggiunto dalla strada e gli ha sparato a bruciapelo due colpi alla nuca. Così è morto ieri mattina poco prima delle 9 - erano le 3 del pomeriggio in Italia - uno dei più grandi stilisti italiani dei nostri tempi, celebre in tutto il mondo per le sue linee di abbigliamento esuberanti e fantasiose che di recente erano diventate più sobrie. Richard Barreto. capo della polizia di Miami Beach, ha subito dichiarato nel corso di una conferenza stampa che l'omicidio non è stato un fatto casuale: Versace era chiaramente «un bersaglio». E le sue parole hanno dato corpo alla tesi che lo stilista sia stato preso di mira da un «serial killer». L'Fbi, infatti, ha confermato che anche gli agenti federali a Miami stanno esaminando la possibilità che lo stilista sia l'ultima vittima di Andrew Cunanan - bianco, ventisettenne, alto uno e 75 -, già ricercato per quattro omicidi avvenuti nel Minnesota, nell'Illinois e nel New Jersey. Secondo alcune fonti la polizia ha trovato in un parcheggio non lontano dal luogo del delitto un veicolo Chevrolet rosso che sarebbe stato usato alcuni giorni fa da Cunanan. Versace, 50 anni, viveva a Miami diversi mesi all'anno. E chi lo conosceva dice che tornava sempre volentieri nella sua villa di tre piani - l'unica residenza privata su quel tratto di Ocean Drive - sulla quale aveva fatto afliggere lo stemma della sua famiglia calabrese. Miami ha il vantaggio di essere una metropoli vibrante, ma dallo stile di vita molto più rilassato di New York e perfino di Milano. E da qualche anno la città è diventata un nuovo polo di attrazione per il mondo della moda. Anche per la presenza di Versace in città. Jason Binn, direttore della rivista «Ocean Drive», sottolinea: «Versace era sempre molto disponibile, generoso con tutti. Andava in giro senza scorta. E non c'era mai "caciara" intorno a lui. Forse per questo gli piaceva stare qui, a Miami». Impensabile, quindi, che dovesse morire in un modo molto simile a quello di John Lennon. E anche ieri mattina la sua giornata s'era iniziata con la solita routine. Era uscito presto di casa e si era recato a fare colazione ad un bar lì vicino, il «News Café», un locale aperto 24 ore su 24. Aveva comprato cinque riviste americane - «Newsweek», «Entertainment Weekly», «People», «New Yorker» e «American Book» - e si era soffermato per un po' a scambiare quattro chiacchiere. Era molto noto nel vicinato un lussuoso tratto di lungomare sul quale si affacciano palazzine art déco e ristoranti alla moda - e la gente qui lo chiamava per nome. Come Edelie Bianchi, padrone di un negozio di pattini a rotelle: «Per tutti noi che lavoriamo qui la morte di Gianni è un colpo terribile». Poco prima delle 9 Versace si è congedato dalle persone che aveva incontrato al «News Café» e si è incamminato verso casa. Ha salito i sei gradini che portano alla cancellata davanti alla villa e si apprestava ad aprirla quando il suo assassino, arrivando da dietro, gli ha sparato a bruciapelo. Dice Bianchi, che è stato uno dei primi a intervenire: «(Abbiamo sentito due spari. Qualcuno gli aveva sparato in testa. Gianni era già accasciato al suolo e abbiamo cercato di aiutarlo. Ma era troppo tardi». C'era una pozza rossa per terra e il sangue gocciolava di gradino in gradino. Più tardi, uno sconosciuto ha deposto una rosa rossa sul gradino del marciapiede davanti alla cancellata. Nel giro di pochi minuti Ver¬ sace è stato portato in ambulanza al più vicino ospedale, il «Jackson Memorial Hospital». E un'ora dopo, il neurochirurgo Philip Villanueva ha confermato il decesso: «Quando è arrivato, il suo cuore aveva già smesso di battere. E' stato colpito soltanto alla testa». E ha aggiunto: «Nella parte posteriore della testa». Le autorità locali, preoccupate dalla ricaduta negativa che la notizia dell'assassinio poteva avere sull'immagine di questa città in esuberante espansione, si sono affrettate a dichiarare che non si era trattato di una rapina o di un omicidio «casuale». «Gianni Versace era un cittadino del mondo», ha dichiarato Alex Penales, sindaco di Dade County. «La sua morte non è soltanto una tragedia: è una grande perdita per tutti noi. E gli saremo eternamente grati - ha sottolineato - per aver contribuito a trasformare questa città nella nuova frontiera della moda». Ma con altrettanta decisione il sindaco ha aggiunto: «Miami è una città sicura. Un fatto come quello accaduto stamane può accadere ovunque nel mondo». L'assassino è stato visto da diversi testimoni prima che si dileguasse. E' un giovane bianco, di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Portava un paio di «shorts» grigi e una maglietta bianca. E sulle spalle, come abbiamo detto, uno zainetto. Ha sparato con una pistola, ma la polizia non ha ancora precisato di che tipo si tratti. E la polizia non ha detto se ci sono altre ipotesi al vaglio, oltre a quella del «serial killer». Il capo della polizia, Barreto, ha suscitato una certa sorpresa quando ha dichiarato, appena tre ore dopo l'omicidio, che Versace era «un bersaglio». Sulle prime le sue parole hanno alimentato l'ipotesi che Versace fosse stato preso di mira da qualche orga- nizzazione criminale - magari legata al traffico di «falsi», cioè di capi di abbigliamento che portano abusivamente l'etichetta «Versace». Ma poi si è sparsa la voce che l'Fbi stava intervenendo nel caso. E l'agente federale Kevin Ricket, da Minneapolis, ha chiarito che l'ipotesi sulla quale stavano lavorando non era, per ora, quella della criminalità organizzata, ma appunto quella del «serial killer». Sono mesi che l'agenzia federale dà la caccia al pericoloso Cunanan. Andrea di Robilant Dopo la colazione in un bar aveva acquistato cinque riviste e chiacchierato con gli amici La polizia «Era un possibile bersaglio di un assassino ancora libero» Una morte simile a quella della star John Lennon freddato in strada a New York Stava aprendo il cancello quando è stato affrontato da un uomo in calzoni corti ■ Versace esce dalla sua villa, Casa Casaurina, sulla South Ocean Drive, nel quartiere Déco South Beach. I Percorre a piedi due isolati, diretto ' al caffè. Versace, che è solo, entra nel News Café, bar edicola aperto 24 ore su 24, e compro cinque riviste: Newsweek, Entertainment, People, New Yorker e American Book. Paga ed esce. Versace torna verso la villa, sale alcuni gradini della" scalinata, fa per aprire il cancello quando un giovane gli spara un colpo di pistola quasi a bruciapelo. Lo solista cade a terra, e viene raggiunto da un secondo proiettile. Il giovane fugge. In alto la villa di Miami dove è stato ucciso lo stilista A fianco la sorella Donatella lascia l'hotel di Roma