«Affittopoli» in 15 a giudizio

«Affittopoli» in 15 q giudizio Processo ai dirigenti Inps e Igei «Affittopoli» in 15 q giudizio A novembre dovranno rispondere per le assegnazioni irregolari ROMA. Saranno processati il 25 novembre dai giudici della 10a sezione del tribunale di Roma, 15 ex o attuali amministratori e dirigenti dell'Inps e dell'Igei (la società che gestisce gli immobili Inps) per le presunte irregolarità sull'assegnazione e ristrutturazione di immobili dell'ente pubblico. Sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di abuso d'ufficio, l'ex presidente dell'Inps Mario Colombo, l'attuale direttore generale Fabio Strizzino, l'ex presidente Giacinto Militello, l'ex presidente dell'Igei, Cesare Caldelli, l'ex amministratore delegato Igei, Giovanni Guglielmi, l'attuale amministratore delegato Mario Ciliberto, l'ex vicedirettore generale dell'Inps Francesco Mirante, l'ex direttore vicario Inps-Lazio, Enrico Vignes, l'ex direttore Inps Lazio Alfonso De Gennaro, l'ex segretaria Di Guglielmi, Laura Matarrese, i dirigenti Igei Marco Agostini, Sebastiano Andreani e Sebastiano Gianni, il dirigente Inps Emidio Lorenzini e il capo reparto locazioni Inps-Lazio Ugo Strangio. Il Gip Matilde Cammino ha prosciolto, per non aver commesso il fatto, Antonio PrausceÙo, ex capo di gabinetto di Colombo, oggi dirigente Inps. Il rinvio a giudizio è stato chiesto dal pm Angelo Palladino. A Militello si contestano 18 assegnazioni senza criteri obiettivi: fra i nomi dei beneficiari, Nilde lotti, Luisa e Adolfo Occhetto, Marco Danese, Riccardo Boccia, Salvatore Bonadonna, Annamaria Voci, Riccardo Napolitano, Francesco Maselli, Stefano Sbardella e Paola Mancini. Colombo è imputato di non aver rispettato l'obbligo di assegnare una parte degli alloggi agli sfrattati e di 26 assegnazioni anomale. Fra i nomi degli assegnatari quelli di Vincenzo Mancini, Saverio Cicala e Fernanda Tarantelli. Trizzino, secondo l'accusa, ha autorizzato lavori straordinari in violazione delle nonne per le case di Vincenzo Mancini (costo 40 milioni), Raffaele Licci (44) e Luciano Lo Fermo (35). Analoga imputazione per Mirante per i lavori compiuti nelle case di Nilde lotti (339 milioni), Paola Mancini (97), Annamaria Voci (94), e Guido Di Luigi (89). Guglielmi è accusato di aver assegnato alloggi senza seguire un criterio oggettivo e, alcuni di questi, fuori dei bandi. Di spese per lavori non dovuti viene imputato Vignes; in particolare per le case di Saverio Cicala (16 milioni), Luigi Cocilovo (23) e Luisa Ferrante (31). Stessa accusa per De Gennaro in relazione alle case di Marco Danese (83 milioni), Roberto Falcone (49), Luca Danese (11), Paris Dell'Unto (35), e Filippo Patroni Griffi (18). [Ansa]

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