L'Aia, 20 anni a un boia serbo-bosniaco di Foto Ansa
I/Aia, 20 anni a un boia serbo-bosniaco TRIBUNALE DELI/ONU Condannato per omicidi e stupri in un lager, si dice vittima d'un errore di identificazione I/Aia, 20 anni a un boia serbo-bosniaco L'erede diKaradzia è solo un'altra manovra contro di noi ZAGABRIA. Il Tribunale Internazionale dell'Aia ha inflitto ieri vent'anni di galera al criminale di guerra serbobosniaco Dusko Tadic. I suoi avvocati presenteranno appello. Il quarantatreenne ex barista di Prijedor continua infatti a sostenere di essere stato vittima di uno scambio di identità. Ma la corte non ha avuto dubbi e ha condannato Tadic per i crimini di guerra, uccisioni, violenze e stupri commessi nel campo di concentramento di Omarska dove i serbi tenevano i detenuti musulmani e croati. «La corte ha condannato un innocente. Tadic è stato condannato soltanto perché viveva a Prijedor. Nemmeno un testimone ha potuto provare la sua responsabi- lità. La sua condanna è il frutto della propaganda contro noi serbi di Bosnia» ha dichiarato il viceministro della Giustizia della Republika Srpska Goran Neskovic. I dirigenti di Pale non nascondono la loro rabbia per la sentenza dell'Aia. «E' un fatto terribile» ha detto la presidente della Republika Srpska, Biljaana Plavsic. «La corte non ha mai confermato con precisione l'identità dell'accusato. I suoi concittadini mi hanno sempre descritto Tadic come una brava perso¬ na anche se all'inizio della guerra ha disertato dall'esercito. Ora, come può un disertore diventare criminale di guerra?» chiede la lady di ferro di Eanja Luka. Dello stesso parere è Momcilo Krajisnic, il rappresentante serbo nella presidenza collegiale bosniaca. Malgrado la lotta per il potere tra la Plavsic e Krajisnic, i leader serbo-bosniaci condannano all'unanimità la comunità internazionale per le ultime azioni nei confronti dei serbi di Bosnia, a cominciare dagli arresti dei criminali di guerra a Prijedor fino alla sentenza di ieri contro Tadic. «Si tratta di una condanna più politica che giudiziaria» ha dichiarato Krajisnic. Le autorità tedesche si sono dette pronte ad accogliere Tadic nelle loro prigioni. «Bonn è disposta a far scontare le pene ai detenuti condannati dal Tribunale Internazionale dell'Aia se hanno qualche rapporto con la Germania» scrive la Suddeutsche Zeitung. «Nel caso di Tadic si tratta del suo arresto a Monaco di Baviera». Il serbo bosniaco è stato arrestato dalla polizia tedesca quando si è recato a visitare alcuni parenti in Germania. A riconoscerlo sono stati due ex detenuti musulmani di Omarska scampati per miracolo al terrore degli aguzzini serbo-bosniaci, e rifugiatisi a Monaco. Il governo olandese ha commentato che «la sentenza del Tribunale Internazionale del- l'Aia segna mi importante passo in avanti nel processo di pace in ex Jugoslavia. La corte ha dimostrato in questo modo che i crimini commessi durante la guerra non rimarranno impuniti». A Mosca il ministro degli Esteri russo Evgenij Primakov ha espresso la speranza che le forze della Nato e dell'Orni stazionate in Bosnia rinunceranno a raid come quello della settimana scorsa in cui è stato arrestato un criminale di guerra serbo-bosniaco, mentre un altro è stato ucciso dalle unità britanniche. Nel suo incontro col ministro degli Esteri inglese Robin Cook in visita a Mosca, Primakov ha dichiarato che simili azioni hanno un effetto controproducente. «Siamo inoltre dispiaciuti di non essere stati informati dell'arresto delle persone incriminate» ha detto il capo della diplomazia russa. Per tutta risposta Cook ha dichiarato ai giornalisti che il suo governo ha il diritto di intraprendere simili azioni su richiesta del Tribunale Internazionale dell'Aia, o su richiesta della Sfor. «Non abbiamo dato nessuna garanzia che queste azioni non si ripeteranno» ha confermato Cook. In seguito all'attentato dinamitardo di domenica notte a Zvornik che ha fatto saltare in aria un'automobile dell'Osce, le organizzazioni internazionali presenti in Bosnia hanno rafforzato le misure di sicurezza sul territorio dell'entità serbo-bosniaca. «Per il momento non ci sono prove che l'incidente di Zvornik sia da collegare con gli arresti di Prijedor», ha dichiarato il portavoce della Sfor Chris Riley. A Belgrado intanto è stato annunciato che il presidente serbo Slobodan Milosevic si candida alla presidenza della Federazione jugoslava. Ingrìd Badurìna li criminale di guerra serbo-bosniaco Dusko Tadic è stato condannato a vent'anni di carcere [FOTO ANSA]
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