Nuovo giorno di scontri a Nairobi
Studenti e polizia Studenti e polizia Nuovo giorno di scontri a Nairobi NAIROBI. Nuovi scontri tra studenti e polizia hanno avuto ieri per teatro il centro di Nairobi, a una settimana dai disordini (nella «giornata di protesta» indetta dall'opposizione per reclamare riforme costituzionali) che avevano provocato almeno nove morti. Testimoni hanno riferito che alcune migliaia di studenti del Politecnico di Nairobi hanno occupato Hailé Selassié Avenue, nei pressi del Parlamento, dove si sono scontrati con agenti dei reparti antisomrnossa. Alle sassaiole degli studenti, le forze dell'ordine hanno risposto con il lancio di gas lacrimogeni. Poi i manifestanti hanno eretto barricate di copertoni e di rifiuti che hamio dato alle fiamme. Un fotoreporter è stato ricoverato in ospedale con ferite alla testa. Sempre secondo testimoni, le forze dell'ordine avrebbero poi aperto il fuoco contro gli studenti, ma fino a ieri sera non venivano segnalati morti. Intorno alle 13,30 locali (le 12,30 italiane), gli agenti antisommossa della «General Sei-vice Unit» (Gsu) sarebbero riusciti a far sloggiare gli studenti, costringendoli a ripiegare dalla Hailé Selassié Avenue nel vicino «campus» del Politecnico. Mercoledì scorso, dopo un'analoga protesta degli studenti che avevano bloccato il centro di Nairobi e si erano scontrati ripetutamente con la polizia - il governo aveva deciso la chiusura «a tempo indeterminato» dei due atenei della capitale (la «Nairobi University» e la «Yomo Kenyatta University»). Gli studenti erano allora scesi in piazza per manifestare contro le uccisioni nella «giornata di protesta» indetta il 7 luglio in numerose città del Kenya dall'opposizione coalizzata nel Comitato esecutivo della convenzione nazionale (Ncec) per rivendicare l'adozione di riforme costituzionali prima delle elezioni presidenziali e legislative in programma entro la fine dell'anno. La «giornata di protesta» era stata convocata nel settimo anniversario della manifestazione del 7 luglio 1990 per l'adozione del multipartitismo, che si era conclusa con almeno venti morti. Nel corso del line settimana, il presidente Arap Moi ha ventilato la possibilità di convocare una riunione straordinaria del consiglio esecutivo del partito-Stato «Kanu» (Unione nazionale africana del Kenya) per esaminare le richieste dell'opposizione per la modifica della legge elettorale. L'ultima riunione del consiglio esecutivo del Kanu risale al 1992, quando Arap Moi - al potere dalla morte nel 1978 del padre della patria Yomo Kenyatta - fece modificare la costituzione per introdurre il multipartitismo. L'arcivescovo anglicano di Città del Capo, il premio Nobel per la pace Desmond Tutu, ha pubblicamente accusato il governo di Nairobi di avere imposto in Kenya «l'oppressione dei giorni peggiori dell'apartheid», il sistema di segregazione razziale imposto dalla minoranza bianca in Sud Africa dal 1948 al 1994. lAnsa-AdnKronos]
Persone citate: Arap Moi, Desmond Tutu, Kanu, Kenyatta
Luoghi citati: Città Del Capo, Kenya, Nairobi, Sud Africa
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