Spettatore, sarai tu Edipo di Osvaldo Guerrieri
Spettatore, sarai tu Edipo Il pubblico chiamato a vivere sul palco le emozioni della tragedia Spettatore, sarai tu Edipo STORINO ONO stato Edipo su appuntamento. Per una ventina di minuti mi sono accecato, ho conficcato il coltello dentro un corpo molle, ho giaciuto con mia moglie-madre. E' accaduto durante un «Edipo» della compagnia Teatro Lemming di Rovigo, il cui sottotitolo era «Una tragedia dei sensi». Altro che coinvolgimento. In questa creazione di Massimo Munaro, lo spettatore è l'attore: lui e soltanto lui, accettato su appuntamento e immesso in una sala senza testimoni, senza pubblico, nel grembo dell'invisibile. La mia esperienza (nello spazio di Zona Castalia, a due passi dal Carignano) non è stata priva di sconcerto. Ho lasciato le scarpe fuori della sala. Una ragazza biancovestita mi ha condotto presso un giovanotto bendato, che palpandomi il volto e alitandomi in viso parole tragiche, mi ha «regalato i suoi occhi», cioè mi ha bendato. Nel nero assoluto, guidato da mani soccorrevoli, mi sono insinuato nel mito. Ho in¬ contrato l'oracolo, sono stato indotto a sfiorare un seno nudo di donna e costretto a pugnalare il marito di mia madre. Ho sentito la lama conficcarsi in qualcosa. In che cosa? Ero in babà degli altri (del destino?). Ascoltavo soffi di parole, che avevano a che fare con 1'«Edipo», ma non erano l'«Edipo». Poi mani leggere mi hanno costretto a sdraiarmi. Due donne si sono adagiate accanto a me, una per lato, hanno preso a carezzarmi non senza arditezza, esortandomi a dormire, a sognare, a non uscire dal sogno. Mi trattavano da amante e da bambino. Chi mi ha fatto passare in bocca, dalla sua bocca, una fetta di mela? Quando mi hanno messo a sedere, mi hanno detto di tenere gli occhi chiusi per diciassette secondi. Mi hanno sbendato, ho contato, ho riaperto gli occhi e ho visto me stesso riflesso in uno specchio. Il viaggio è terminato e, per la prima volta, il teatro mi ha fatto paura. Osvaldo Guerrieri
Persone citate: Massimo Munaro
Luoghi citati: Rovigo
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