Manconi e Elia favorevoli Ma Mancuso va all'attacco
Manconi e Elia favorevoli MaMancuso va alVattacco Manconi e Elia favorevoli MaMancuso va alVattacco ROMA. Il «massimo equilibrio» invocato dal Capo dello Stato trova subito riscontro nei commenti politici. Sono in molti a schierarsi, a caldo, col Presidente della Repubblica: il ppi Leopoldo Elia, il ccd Pierferdinando Casini, il Verde Luigi Manconi. Pollice verso arriva, invece, da Filippo Mancuso, ex ministro di Grazia e Giustizia nel governo Dini e oggi senatore di Forza Italia. Manconi, primo firmatario della proposta di legge sull'indulto e della proposta di legge per le vittime del terrorismo, non ha dubbi: «Ha ragione il Capo dello Stato - sostiene -: nel trattare la questione degli ex terroristi, si deve ricorrere, insieme, al senso di giustizia e al senso di umanità. E ha ragione anche su un altro punto: è il Parlamento che decide sull'indulto. Ora il Parlamento può farlo proprio per senso di giustizia e per senso di umanità». Il popolare Elia mette l'accento sullo stato d'animo dei parenti delle vittime: «E' uno dei fattori che il Presidente della Repubblica ha citato nella sua dichiarazione. La cosa mi ha molto colpito e la sento profondamente, perché questa gente è stata dimenticata». Concorda anche Casini: «Ho parlato con Scalfaro di questi argomenti, chiedendogli di organizzare un incontro con i parenti delle vittime del terrorismo». Cinico il parere di Mancuso: «Se vuole dimostrare di avere veramente senso di equità e giustizia, Scalfaro dovrebbe dare la grazia innanzitutto ai funzionari del Sisde condannati per appropriazione di denaro. Loro non hanno potuto farla franca, lui sì». [r. int.] Raffaele Costa ex ministro e leader dell'Udc ROMA. «Ma lo sa quanto spendono l'Imi, l'Eni, più qualche altro ente di Stato, ogni anno per le sole consulenze? Trecentosessanta miliardi. E lo sa lei, quant'è costata allo Stato la kermesse di Gargonza?». E tac, su quest'ultima ghiottoneria Raffaele Costa, ex liberale, polista, sindaco mancato di Torino, chiude la corposa cartelletta con le malefatte dell'amministrazione pubblica tutta, Quirinale compreso, sotto il naso del cronista. Sulla cartelletta c'è scritto: «Enciclopedia degli sprechi». Enciclopedia, addirittura. Raffaele Costa è un veterano, artista del leggere le spese dello Stato con la matita rossa e blu: ci ha costruito sopra la propria fortuna politica, e una volta un settimanale che era di prestigio, L'Europeo, gli affidò anche una rubri- Al congresso Udc (che lo rielegge segretario) presentato il libro bianco
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