«Un barbaro assassinio»
«Un barbaro assassinio» «Un barbaro assassinio» LES COMBES. Anche tra le Alpi e fuori dell'ufficialità, il Papa segue i drammi del mondo. La notizia dell'epilogo cruento del sequestro di Miguel Angel Bianco Garrido lo ha raggiunto durante un'escursione a Vertosan e il «barbaro assassinio del giovane politico» spagnolo da parte dell'Età è diventato centrale durante l'Angelus di ieri. Il Papa si è detto addolorato per l'uccisione e ha «deplorato» il «barbaro assassinio». «Ho seguito con dolore - ha detto il Papa - le notizie provenienti dalla Spagna. Deploro con forza questo atto di sangue: l'uccisione di una vittima innocente non può mai avere giustificazioni ed esprimo la mia vicinanza nella preghiera alla famiglia in lutto». «Invoco il Signore - ha concluso - di concedere al caro popolo spagnolo coraggio e tenacia nel cammino per una convivenza nella pace e nella serenità». [Ansa] Ma dabbasso il popolo basco inneggia. E allora Maria distribuirà baci, il parentado leva i pugni per dirigere lo straordinario concerto dell'emozione collettiva. E stamane esequie con il vescovo di Bilbao. Miguel Angel Bianco Garrido prova come i morti non si assomiglino, e la scia sanguinosa che dal 1959 l'Età dipana attraverso metropoli e campagne può non abituare a un cinico fatalismo. Le ovazioni significano: lacrime sì, ma anche speranza. «Siamo ostaggi anche noi: basta, lasciateci vivere». Manifestazioni spontanee irrefrenabili. Come stupirsi, allora, che alcuni ragazzi messisi a fischiare nel regno della tauromachia per goliardiche simpatie filo-Eta uomini e donne in pianto per il dramma abbiano rischiato la peggio? Poteva finire davvero male. Devono la vita alle forze dell'ordine. Herri Batasuna si trincera ancora nel silenzio ma già appaiono le prime crepe. Dall'omertà abituale trapela che i «duri» fanno blocco, ma l'«ala morbida» osa criticarli con veemenza. «El Mundo» pubblica in effigie i 21 membri della «Tavola Nazionale», il loro esecutivo. Quasi una Usta di proscrizione, non dissimile dai poster con i «wanted» Età che campeggiano alla frontiera iberico-francese. Patrioti con un debole per l'irredentismo avventuriero? Dal 12 luglio solo una minoranza infima sembra abboccare alla vecchia leggenda cappa & spada. Malgrado i 2 parlamentari e 10 elettori su 100 nelle tre province spagnole (cui bisogna aggiungere la «Navarra francese» per ricostituire nella sua pienezza un territorio che scavalca con disinvoltura i Pirenei), il suo futuro politico è in gioco. La sicurezza personale e i beni immobili pure. Sui palazzi ove H.B. alberga sezioni o quartier generali, vigilano in borghese - e neanche sempre gli uomini dell'odiatissimo potere «coloniale». Protetti dai loro oppressori: curioso destino. E stamane arriverà il primo «sciopero antiEta» che la storia ricordi. La nazione dovrebbe fermarsi a mezzogiorno come un sol uomo. Qui, prima che altrove. Risuoneranno di nuovo, forse, le grida «Età uguale nazismo» che devono gelare il sangue nelle vene di Herri Batasuna. Ci sono financo reclusi per terrorismo quali José Antonio
Persone citate: Garrido, José Antonio, Miguel Angel, Mundo, Navarra
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