LA SOLITUDINE DEI KILLER di Enrico Benedetto

LA SOLITUDINE DEI KILLER LA SOLITUDINE DEI KILLER M SAN SEBASTIAN M EZZO linciaggio a Pamplona, la sede del «braccio politico» Età - Herri Batasuna - data alle fiamme nel paesino ove viveva Miguel Angel Bianco Garrido. E poi quegli slogan «mafiosi assassini» che la folla ha ripetuto, alternando la rabbia con il dolore, sulle terre ove l'indipendentismo basco riusciva finora a giustificare le sue violenze. San Sebastian, alias Donostia nell'enigmatica lingua locale, non è più santuario per il terrore Euzkadi. Sabato 200 persone appena hanno osato scendere in piazza per difendere la causa dei «prigionieri politici» che l'Età voleva far «rimpatriare» dalla «straniera» Spagna. Ven- tiquattr'ore dopo, con l'ostaggio Miguel Angel ormai cadavere, è l'intera San Sebastian a mobilitarsi: trentamila, forse più. Applausi scroscianti, interminabili. Dopo il primo quarto d'ora le mani si spellano. E allora il fragore ondeggia da un capo all'altro, cambiando ritmo e movenze. Parrebbe sfilacciarsi. Invece no: riprende con foga. Non è un corteo. Immobili, in piedi, sotto una pioggia che picchia duro. Ci si destreggia fra acclamazioni e ombrello. Assenti candele e ceri che punteggiavano le veglie del fine settimana. Enrico Benedetto

Persone citate: Garrido, Miguel Angel

Luoghi citati: Spagna