Napoli presidiata fino a Natale
Napoli presidiata fino a Natale Napoli presidiata fino a Natale Bassolino: «Nessuna forma di militarizzazione» ne che, ad esempio, renderà possibile mettere in strada 60 «gazzelle» in più. A proteggere i 14 obiettivi prescelti saranno soldati di leva del 21° reggimento del genio «Timavo» di Caserta e del 7° reggimento bersaglieri «Pinerolo» di Bari. I pugliesi, 350 dei 500 che saranno impegnati, giungono oggi a Napoli e saranno alloggiati nella caserma del reggimento trasmissioni di San Giorgio a Cremano. Tutti avranno la qualifica di agenti di pubblica sicurezza, che - ha spiegato il generale Nicola Vozza, comandante della Regione militare meridionale - consente loro di fare controlli e perquisizioni, ma non arresti. Quanto all'uso delle armi, il sottosegretario alla Difesa Massimo Brutti ha chiarito che in campo, come già avvenuto in passato, non scenderanno emuli di Rambo: «L'uso delle armi è rigidamente vincolato alla difesa da attacchi contro gli obiettivi posti sotto controllo e contro i soldati». Ed i confini dell'operazione sono stati sottolineati anche dal ministro della Difesa Beniamino Andreatta: «Non stiamo occupando il territorio di un Paese straniero. Stiamo assistendo le forze di polizia nella particolare area di Napoli, rispetto alla situazione di disgregazione della malavita. Quando un organismo si disgrega, aumentano le tossine che immette attorno a sé». «Nessuna forma di militarizzazione, non la vogliono gli stessi militari e non la vuole la città», ribadisce il sindaco. Bassolino paragona i 1000 miliardi stanziati dal governo per il lavoro nel Sud ad una «misura anticamorra ed antimafia altrettanto importante dell'invio di 500 soldati, anzi anche di più». E scettico appare un uomo provato dalla violenza quotidiana: il padre di Davide Sannino, il ragazzo ucciso l'anno scorso dai rapinatori che portarono via il motorino di un suo amico. C'era anche lui in prefettura, mentre era in corso la riunione sulla scelta degli obiettivi da proteggere: «L'esercito? Non serve a nulla. Non servirà a proteggere noi, la povera gente, ma loro, i rappresentanti delle istituzioni». Mariella Cirillo A fianco un'immagine della missione «Partenope I» nel '94 a Napoli. A destra il vertice per la lotta alla criminalità. Da domani l'esercito presidierà i punti strategici della città
Persone citate: Bassolino, Beniamino Andreatta, Davide Sannino, Mariella Cirillo, Massimo Brutti, Natale Bassolino, Nicola Vozza, Rambo
Luoghi citati: Bari, Caserta, Napoli, Pinerolo, San Giorgio A Cremano
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