Le ruspe abbattono le ville abusive
Le ruspe abbattono le ville abusive LA DIFESA DELL'AMBIENTE Sette sono già state rase al suolo. I proprietari: è ingiusto, fermate i bulldozer Le ruspe abbattono le ville abusive Oltre 400 da demolire sulle spiagge del Palermitano PALERMO UE chilometri di bellissima costa a Carini, a trenta chilometri da Palermo deturpati da costruzioni abusive stanno per tornare a essere spiaggia. Il Comune infatti ha iniziato le demolizioni di 422 fabbricati irregolari, quasi tutti villini, seconde case per le vacanze al mare: sette sono stati già abbattuti con le ruspe nei giorni scorsi, quattro lo saranno forse la prossima settimana. Polemiche e proteste dei proprietari stanno accompagnando l'iniziativa del sindaco Nino Marinino del pds, già de- putato del pei, che fu anche segretario della Commissione parlamentare antimafia. «Specie per le costruzioni por le quali il Consiglio comunale si è pronunciato non possiamo assolutamente tornare indietro», afferma Mannino ben determinato a ripristinare la spiaggia fra il «Lido Azzurro» e la foce del torrente Milioti. Il fronte degli abusivi non si dà per vinto. «Non ci fermeremo. Dobbiamo difendere quel che abbiamo realizzato con il sudore della nostra fronte», sostengono i proprietari delle villette. «Ce le hanno permesse per trent'anni. Ora non possono abbattercele», dice una componente del comitato di protesta. E in Consiglio provinciale il gruppo di An ha solidarizzato con gli abusivi, bollando le demolizioni come «una vera ingiustizia». Di tutt'altro parere è il verde Gianni Mattioli, sottosegretario ai Lavori Pubblici, che in un messaggio al sindaco Mannino rileva che «la demolizione di quelle costruzioni costituisce un esempio per tutta l'Italia e in primo luogo per i sindaci talvolta prigionieri della cultura del particolarismo, incapaci di far rispettare le leggi come purtroppo recentissimi e clamorosi esempi dimostrano» Pare evidente l'allusione agli abusivi della Valle dei Templi di Agrigento dove la soprintendente Graziella Fiorentini è tornata alla carica con la Regione, solle¬ citando l'entrata in azione dei bulldozer. Il capogruppo della Rete all'assemblea siciliana Franco Piro ha presentato un'interpellanza al governo regionale chiedendo «che venga riaffermato con ogni mezzo il primato della legalità sull'arbitrio». E Pietro Puccio, presidente della Provincia, pidiessino, ha esortato i sindaci a prendere esempio da Carini e con Anas e Capitaneria di porto ha offerto uomini e mezzi per collaborare alle demolizioni. Antonio Ravidà Gianni Mattioli, sottosegretario Lavori pubblici
Persone citate: Antonio Ravidà, Franco Piro, Gianni Mattioli, Graziella Fiorentini, Mannino, Milioti, Pietro Puccio
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