Corteo anarchico in difesa della «postino» di R. M.

Bomba a Milano Bomba a Milano Corteo anarchico in difesa della «postino» MILANO. «Davanti a quella telecamera non c'era Maria Grazia Cadeddu». Una cinquantina di anarchici annunciano una sfilata di moda, e vestiti da postini inscenano la consegna delle rivendicazioni dell'attentato del 25 aprile a Palazzo Marino, davanti all'entrata sorvegliata dalle telecamere di Radio Popolare. Dichiarano l'innocenza della «postina» anarchica arrestata il 20 giugno e accusata di aver portato la rivendicazione dopo l'esplosione della bomba. Davanti alla telecamera, uno a uno, depositano finte granate e si autodenunciano per il taglio dell'orecchio di Van Gogh e l'alluvione del '94. Radio Popolare ha quindi aperto loro le porte per farli partecipare a una trasmissione in diretta: «Hanno ripulito il filmato, quella non è Maria Grazia. C'è una persecuzione incredibile contro di lei e contro il Laboratorio di via De Amicis, il centro anarchico chiuso con il pretesto dell'arresto» dicono gli anarchici. [r. m.]

Persone citate: Maria Grazia, Maria Grazia Cadeddu, Van Gogh

Luoghi citati: Milano