Il robot inciampa, ma non vuole fermarsi di R. Cri.

13 Per un errore di manovra è finito contro una roccia: interrotto l'invio delle fotografìe Il robot inciampo1/ ma non vuole fermarsi SI «La missione di Sojoumer prosegue oltre i tempi previsti» WASHINGTON. «Sojoumer» contro Yoghi. Due personaggi nell'immaginario di tutti, l'orso da una vita, il robottino da una settimana, vengono alle mani. A causa di un banale errore di calcolo dei manovratori del veicolo a sei ruote, il «Sojoumer» ha urtato con la parte posteriore contro una roccia quattro volte più grande di lui che gli scienziati chiamano familiarmente con il nome del personaggio dei cartoni animati. Il primo tamponamento su Marte della storia ha creato attimi di tensione al Centro spaziale di Pasadena (California). Il flusso delle fotografie si è interrotto perchè i tecnici non sono riusciti a orientare la macchina fotografica della sonda madre Pathfinder verso la zona circostante. A quanto sembra c'è stato un errore di calcolo di due minuti nell'invio del segnale che avrebbe dovuto rimettere in moto il robot. A causa dell'inconveniente la radio di Pathfinder non ha ricevuto l'impulso che avrebbe dovuto attivarla prima dell'invio delle istruzioni necessarie per liberare Sojoumer. Ma il responsabile della missione Richard Cook ha minimizzato l'accaduto. «Si è trattato di un banale tamponamento che in un qualsiasi parcheggio sulla Terra sarebbe passato inosservato», ha detto. Nonostante il tamponamento e le proibitive condizioni ambientali in cui opera, il «Sojoumer» non mostra segni di ce¬ dimento. Il veicolo avrebbe dovuto operare sulla superficie marziana per un massimo di sette giorni. Oggi, invece, gli scienziati si sono detti fiduciosi che le esplorazioni continueranno per qualche settimana. Merito per le ottime prestazioni del «Sojourner» viene attribuito dagli scienziati alla batteria messa a punto nei laboratori della «Bst Systems» di Plainfield (Connecti¬ cut). Matthew Golombek, il responsabile scientifico della missione, ha annunciato che il veicolo proseguirà regolarmente l'analisi chimica di Yoghi dopo una breve sosta, mentre la sonda «Pathfinder» è al lavoro per realizzare una nuova immagine panoramica a colori di Marte. Golombek ha aggiunto che, secondo gli ultimi dati raccolti, la colorazione rossastra del suolo del SI pianeta potrebbe essere causata da una forte presenza di magnetite, un minerale del ferro conosciuto anche come «calamita naturale». Per questo è stato ordinato al «Sojoumer» di azionare due calamite per catturare quante più particelle di polvere possibile. Fino a questo momento, la patina rossastra che avvolge Marte è risultata piuttosto sottile, ma gli scienziati sono convinti che con l'arrivo dell'autunno marziano aumenterà. «Tra un paio di settimane saremo già in grado di mostrare le prime immagini della polvere magnetica», ha assicurato Jens Martin Knudsen, geologo. Gli scienziati, intanto, hanno messo a punto un programma di realtà virtuale della zona dell'atterraggio sulla base delle immagini inviate dal «Pathfinder». La simulazione permette ima visione da tutte le angolazioni possibili della zona desertica della Valle di Ares. «Come potete immaginare, ci stiamo divertendo un mondo con il programma di realtà virtuale», ha sottolineato la scienziata della Nasa Carol Stoker. Oltre ad essere molto divertente, la simulazione è di grande aiuto per guidare da Terra i passi del Sojoumer una versione semplificata del programma di realtà virtuale sarà presto accessibile anche agli utenti di Internet. Record di visite per il sito «Pathfinder»: dal 4 al 9 luglio i contatti sono stati 260 milioni, [r. cri.]

Persone citate: Carol Stoker, Jens Martin Knudsen, Matthew Golombek, Richard Cook, Sojourner

Luoghi citati: California, Pasadena, Washington