IL REALISMO NONE DI DESTRA di Mario Deaglio

IL REALISMO IL REALISMO NONE' DI DESTRA in NELLO stesso giorno cui il presidente del Consiglio italiano, Romano Prodi, annunciava la fine della «fase del risanamento» nella politica economica del governo e l'inizio di un'azione espansiva, il cancelliere tedesco, Helmut Kohl, firmava una dichiarazione di «perturbazione dell'equilibrio economico», un'umiliante ammissione di sconfitta. L'Italia si trova con un'economia in timida ripresa, la Germania non è ancora uscita da una recessione che, anzi, rischia di aggravarsi; sulla Germania è passata in questi giorni l'ombra di un possibile aumento del costo del denaro, in Italia il costo del denaro è appena stato ridotto. L'Italia, per usare le parole del presidente del Consiglio all'assemblea della Confederazione dell'Artigianato, sta riacquistando dignità non solo dal punto di vista etico ma anche dal punto di vista economico e finanziario; la Germania la sta forse perdendo, con la dichiarazione di cui sopra. L'Italia sta accelerando con le privatizzazioni, la Germania (e soprattutto la Francia) sta frenando su questo stesso percorso. Questi rivolgimenti di fortune economiche non devono indurre gli italiani a una facile euforia. Siamo appena all'inizio di un cammino che ci può portare al di fuori delle difficoltà ma che sarà ancora incredibilmente lungo e non certo tutto in discesa; e del resto, la storia d'Italia è piena di entusiasmi poi traditi dai fatti, di vittorie annunciate e poi non realizzate. Ci vorrà almeno una generazione per eliminare i vari deficit strutturali del Paese, ammesso poi che il Paese voglia veramente compiere gli sforzi nessari per eliminarli. Il cammino, però, è stato iniziato con decisione, la strada è chiara- Mario Deaglio CONTINUA A PAG. 2 SETTIMA COLONNA

Persone citate: Helmut Kohl, Romano Prodi

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia