Veltri: così lo ammazzano di Francesco Grignetti
Veltri: così lo ammazzano Veltri: così lo ammazzano Esplode la rabbia dei «dipietristi» ROMA. Da Brescia rimbalzano notizie fosche per Antonio Di Pietro. Ha preso ad accusarlo Antonio D'Adamo, suo ex amico. I nemici di Tonino quasi brindano all'evento. E i giornali avvampano nuovamente di indiscrezioni. Ma dopo quarantotto ore di passiono esplode via fax la rabbia dell'ex magistrato: «Il prezzo pagato per aver fatto solo il mio dovere è davvero troppo alto e io non ci sto più!». Esplode anche la rabbia dei dipietristi Elio Veltri, della Sinistra democratica: «In questo Paese i servitori dello Stato o vengono delegittimati o uccisi». Mirko Tremaglia, di An: «E' un'aggressione incivile e immorale». Alfonso Pecoraro Scanio, dei Verdi: «Ormai è una vera e propria persecuzione nei confronti (ii Di Pietro e del Pool di Milano». Federico Orlando, di Rinnovamento Italiano: «Era prevedibile che D'Adamo avrebbe spareo veleno». Paolo Flores d'Arcais, direttore di Micromega: «E' l'ennesima aggressione del partito degli impuniti contro Mani pulite». Il deputato Giuseppe Scozzari, della Rete, organizzatore della convention di Castellanza, indice addirittura una conferenza stampa per «dimostrare i legami affaristico-clientclari tra Berlusconi e D'Adamo». L'incontro con i giornalisti è l'occasione per una lunghissima tirata di Scozzari in difesa di Di Pietro «che appena si è costituito soggetto politico vede attentati i suoi diritti», e sul conto di Fabio Salamone «che conosco bene dai tempi di Agrigento e ho contribuito a cacciare dalla mia città», o di Silvio Berlusconi «che era presidente del Consiglio e sponsorizzava con il figlio di Gheddafi le imprese di D'Adamo in Libia». Finisce che Scozzari si mette a distribuire una paginetta di verbale giudiziario dove Berlusconi parla dei suoi rapporti con D'Adamo. «Leggete, leggete. Capirete chi è questo D'Adamo...». Gli chiedono: scusi Scozzari, ma lei dove ha trovato questo verbale? E lui: «Mi è arrivato. Non posso dire come. Mi appello al segreto di parlamentare». Ogni foglio, però, riporta, quasi fosse una firma, la traccia del fax: il comunicato di Di Pietro e le due paginette di verbale vengono dallo stesso apparecchio. Resta traccia anche dell'orario di trasmissione: 9,52 del 10 luglio. Scozzari però non si limita all'affondo contro Berlusconi. Lancia una frecciata anche al pds, quando invoca «i partiti democratici ad uscire dall'indifferenza e a prendere atto che lo scontro si è riacceso». Ottiene rapidamente due risultati. Dopo poche ore, Silvio Berlusconi decide di divulgare l'intero verbale giudiziario. E' una deposizione rilasciata davanti ai magistrati bresciani il 19 dicembre scorso, in 14 pagine, tutta incentrata sui famosi «particolari agghiaccianti» che aveva denunciato pubblicamente. In buona sostanza, la tesi di un «complotto politico-giudiziario» ordito dal Pool di Milano per far cadere il governo Berlusconi e sostituirlo con un gabinetto Di Pietro. E questa volta scende anche in campo il pds. Comincia Pietro Folena a dire che «tutta la vicenda e i veleni non possono comunque offuscare i suoi meriti». Prosegue Giovanni Pellegrino, presidente della coinrnissione Stragi: «E' incivile e barbaro voler scavare nella vita privata di una persona per contrastare le sue eventuali ambizioni politiche». E poi viene allo scoperto Massimo D'Alema, che ne parla diffusamente al Maurizio Costanzo Show. «Dobbiamo rispettare le persone e soprattutto quelle che hanno servito il Paese come Di Pietro. Di fronte a queste cose che vengono fuori, io provo ormai uri crescente fastidio. L'accavallarsi di rivelazioni, verbali spiattellati sui giornali e accuse reciproche provocano in me un senso di ripulsa e di fastidio. Tanto che non li leggo neanche più. Aspetto le sen¬ tenze». Massimo D'Alema è severo. «Penso che ci si dovrebbe ribellare a questo susseguirsi di frasi, indiscrezioni spesso fasulle. E' un modo per bombardare il sistema nervoso del Paese, con accuse spesso non vere che distraggono le persone e la loro rispettabilità». Termina con una rinnovata reprimenda a Silvio Berlusconi e Forza Italia: «Ritengo che un partito politico con tali responsabilità nel Paese non debba attaccare i magistrati. Su questo c'è mi serio dissenso con Forza Italia». Francesco Grignetti Scozzari distribuisce stralci di verbale avuti da Tonino D'Alema: rispettiamo le persone rivelazioni e accuse, che fastidio Nella foto qui sopra il parlamentare di An Mirko Tremaglia
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