I CITTADINI STANNO A GUARDARE di Lorenzo Mondo

Dopo D'Adamo va all'attacco il Cavaliere. Finanziamenti al pds, D'Alema convocato I CITTADINI STANNO A GUARDARE LASCEREBBE di stucco, se fosse andata così, la coazione a ripetere manifestata dal magistrato Di Pietro nei suoi comportamenti extragiudiziari. Un suo lontano amico che adesso sta in carcere, il finanziere Gorrini, aveva cercato inutilmente di incastrarlo raccontando di avergli regalato una Mercedes e di avergli prestato 100 milioni senza interessi. E adesso un altro personaggio che è stato intrinseco di Tonino (dagli amici mi guardi Iddio...), dopo essere stato a hingo taciturno, afferma che anche lui gli ha favorito 100 milioni, più una Dedra, un telefono cellulare e una favoleggiata garsonnière. Come un eroe balzacchiano in sedicesimo, il magistrato alle prime armi arrivato nella metropoli da Montenero di Bisaccia avrebbe proclamato «Milano sei mia», avviando una serie di scrocchi paralleli. E secondo l'accusa queste prove di amicizia da parte dei compagni di ribotte e di maschili sregolatezze prevedevano una contropartita. Rientravano - dice il costruttore D'Adamo - «nel quadro delle intese che dovevano tenere fuori il più possibile gli amici dalle indagini». E' questo il materiale scottante che, parola di Berlusconi, avrebbe dovuto, se ci fosse giustizia, portare il castigamatti in galera. Di Pietro non ci sta, denuncia complotti e promette sfracelli. Aspettiamo che questa triste storia si concluda al più presto. Ma siamo già in grado di formarci qualche pacata opinione. Intanto, che proprio temendo le conseguenze di certe «leggerezze», Di Pietro abbia getta- Lorenzo Mondo CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA

Persone citate: Berlusconi, D'adamo, Di Pietro, Gorrini

Luoghi citati: Milano, Montenero Di Bisaccia