A Vienna il vertice delle donne di Tito Sansa

Con la Agnelli A Vienna il vertice delle donne Con la Agnelli VIENNA NOSTRO SERVIZIO Nei Paesi ex comunisti dell'Europa centrale e orientale la vita delle donne è diventata, per molte, più dura dopo la caduta delle dittature. Prima, fino agli ultimi Anni 80, c'era poca o punta libertà, ma le donne erano equiparate agli uomini nel lavoro, e asili, ospedali, ospizi le sollevavano dalla cura dei bimbi, dei malati e dei vecchi. Ora molte di queste istituzioni non esistono più, e sul piano del lavoro le donne devono competere con i maschi. A questa situazione, simile a quella dell'Occidente, trecento donne provenienti dagli Stati Uniti, dai Paesi dell'Unione Europea e da 19 Paesi dell'Est, intendono porre rimedio. L'iniziativa è partita dall'ambasciatrice degli Stati Uniti in Austria, Swanee Hunt, che ha organizzato (come continuazione di quella del '95 a Pechino) una conferenza di tre giorni dal titolo «Voci vitali - democrazia delle donne». Ospite d'onore sarà la first lady americana Hillary Clinton, che domani pronuncerà un breve discorso, incentrato sul suo motto «una democrazia senza la piena partecipazione delle donne è una contraddizione». Ieri, in apertura della conferenza, che vuole focalizzare i problemi femminili a Est e sviluppare nuove strategie per rafforzare il ruolo della donna nelle nuove democrazie, è stata protagonista Susanna Agnelli. L'ex ministro degli Esteri ha raccontato con ironia la sua vita di deputato e senatrice («odio la politica, piena di intrighi e di parole vuote», «gli uomini non ti ascoltano, pensano a quel che dovranno dire», «in Parlamento leggono e ignorano l'oratore») dilettando il pubblico per concludere che occorre dare spazio alle donne «più tolleranti e pazienti». Hanna Gronkiewicz-Waltz, giovane presidentessa della Banca di Polonia, sconfitta alle elezioni per la presidenza della Repubblica a Varsavia («perché le donne predicano ma poi non vogliono una di loro a capo dello Stato») ha detto che sì, l'uomo è il capo della famiglia, ma la donna è il collo. «Ma può funzionare una testa senza il collo?» si è domandata. Le ha fatto eco Jaroslava Noserova, vicepresidente del Senato ceco a Praga, insistendo sul fatto che la condizione della donna è peggiorata con la libertà, che «ha scatenato gli uomini». «Prima del '90 - ha detto - le discriminaziom politiche erano così forti che non c'era posto per le altre, come quella per le donne». Alla conferenza partecipano anche delegate croate e serbe. Per avvicinarle, sono state invitate mesi fa a Vienna e fatte salire su uno stesso autobus. «Non volevano sedere vicine - ha rivelato Valerie Gillen, anima della conferenza -. A Vienna l'ambasciatrice le ha sequestrate per un fine settimana. Sono ripartite cantando canzoni popolari slave. Poi hanno concordato 24 progetti «senza uomini». Tito Sansa

Persone citate: Agnelli, Hanna Gronkiewicz-waltz, Hillary Clinton, Hunt, Susanna Agnelli, Valerie Gillen