L'Osservatore attacca Borrelli è al tramonto» «

L'Osservatore attacca Borrelli è al tramonto» « L'Osservatore attacca Borrelli è al tramonto» « giornale della Santa Sede, «L'Osservatore Romano», critica decisamente il pool «Mani pulite», e prendendo spunto dalla polemica tra l'on. Tiziana Parenti e il magistrato llda Boccassini parla di avvenuta «demitizzazione» dei magistrati milanesi. Il quotidiano vaticano fa un salto all'indietro e ricorda che l'attuale scontro richiama alla memoria quello tra il procuratore di Roma, Michele Coirò, e i magistrati di Milano, che costò un'inchiesta a quest'ultimo, reo di aver chiesto notizie in merito ad alcune indagini riguardanti i magistrati del suo ufficio. In tutto il commento, il giornale vaticano va giù pesante, chiedendosi «se ora, riguardo a Milano e al procuratore capo Borrelli, non si usino due pesi e due misure». «L'Osservatore Romano» poi prosegue spiegando che il pool è «avviato ormai sulla via di mia demitizzazione che i magistrati seni¬ brano non voler accettare». Il ridimensionamento sarebbe però opera loro e non dell'opinione pubblica, in quanto causato da «azioni» e «atteggiamenti», «con i quali sembrano volersi sostituire ai politici». Nel lungo elenco delle colpe dei magistrati, va messo in primo luogo «il non aver colto, nonostante inviti autorevoli e non, quale grande valore fosse ed è l'armonia tra i poteri dello Stato». Quindi il fatto di essersi rivolti «direttamente ai cittadini, convocando le televisioni e mettendo in apprensione un'intera nazione». E ce n'è ancora, da criticare: ad esempio «la vicenda sempre più avvolta nelle nebbie milanesi delle dimissioni di Di Pietro» e infine «la caduta di stile emersa dagli episodi recenti». Il giudizio espresso è dunque molto duro, e siccome si tratta di un editoriale non firmato, nella prassi del giornale vaticano ciò vuol dire che è stato scritto direttamente dal direttore Mario Agnes e nell'articolata geografia politica della Santa Sede significa che Agnes ha avuto l'avallo della Segreteria di Stato. Comunque non è certo la prima volta che «L'Osservatore Romano» esprime forti perplessità sui giudici milanesi e sul loro operato. Già nel 1993 si metteva in dubbio la legittimità del trattamento inflitto a Gabriele Cagliari, l'ex presidente dell'Eni, poi morto suicida in carcere; il 28 settembre 1994 i magistrati vennero invitati a «pensare di più e parlare di meno». «L'Italia ha bisogno di servitori e non di salvatori», scriveva il giornale il 6 ottobre 1994 in riferimento a dichia¬ razioni del procuratore Borrelli. Nell'aprile 1995 si contano ben quattro interventi: il 14, il 15 e il 21 in merito alle polemiche tra Antonio Di Pietro e il pool e il 29 aprile in risposta a dichiarazioni sempre di Borrelli su una presunta scarsa attenzione da parte dei vertici della Chiesa al lavoro dei magistrati. Poi ancora nel 1995 in ottobre e dicembre «L'Osservatore Romano» ebbe a ridire sulle critiche di Di Pietro all'operato dell'allora ministro Mancuso e quindi intervenne in merito alle dimissioni di Di Pietro la cui vicenda giudiziaria venne definita il 21 dicembre «come un neo sull'operato del pool». L'ultimo intervento, il 21 aprile di quest'anno, poco meno di tre mesi fa, riassume tutta la filosofia di fondo dell'approccio del quotidiano vaticano. A proposito delle dichiarazioni del procuratore Borrelli su Berlusconi e delle polemiche suscitate, si auspicava «un ritorno alla pacatezza dei toni e soprattutto a far rientrare il dibattito nelle sedi appropriate, senza pericolosi sconfinamenti». Luca Tornasi Duro giudizio del giornale vaticano che cita il caso Coirò: «Con Milano è stato usato un altro metro...» Il sostituto procuratore llda Boccassini CITTA' DEL VATICANO. Il

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Italia, Milano, Roma