Infermiere indiziato per 147 morti sospette
Nicola Mancino invia su Internet al governatore dello Stato la richiesta di grazia IN UN OSPEDALE USA Infermiere indiziato per 147 morti sospette WASHINGTON. Centoquarantasette pazienti morti in circostanze molto sospette fra il 1993 ed il 1995 in un piccolo ospedale dell'Indiana. Un infermiere, Orville Lynn Majors, che ha «curato» 130 delle persone decedute ed è sospettato di aver interpretato l'inquietante ruolo di «angelo della morte». Sono i due elementi centrali di un «giallo» e un'inchiesta che potrebbero sfociare in uno dei più clamorosi casi di pluriomicidio della storia americana. Teatro del caso è l'«Ermillion County Hospital» di Clinton, nell'Indiana, l'unica struttura medica di un'area di territorio piuttosto estesa. In due anni la mortalità nel piccolo ospedale si era triplicata rispetto ai livelli nor¬ mali. L'indagine - i cui dettagli erano riassunti ieri in un lungo articolo del «Philadelphia Inquirer» - è in corso dal '95 e non è ancora giunta ad alcuna incriminazione. Ma gli inquirenti hanno già effettuato 13 esumazioni e ordinato quantità di analisi ed esami, studiando le cartelle cliniche di tutte le presunte vittime: nel frattempo, le autorità sanitarie dell'Indiana hanno interdetto Majors dall'esercizio della professione per almeno 5 anni. L'infermiere proclama la sua completa innocenza. Ma l'avvocato di Majors, Marshall Pinkus, ammette che il suo cliente è considerato il sospetto numero uno in una vicenda complessa, densa di interrogativi e punti oscuri. [Ansa]
Persone citate: Clinton, Lynn Majors, Majors, Marshall Pinkus
Luoghi citati: Indiana, Washington
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