O'Dell: uccidetemi con l'iniezione

La Virginia concede al condannato a morte un'alternativa alla sedia elettrica La Virginia concede al condannato a morte un'alternativa alla sedia elettrica O'Dell: uccidetemi con l'iniezione Due settimane all'esecuzione WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Joseph O'Dell ha deciso: morirà per iniezione letale, non sulla sedia elettrica. Lo ha annunciato ieri il portavoce delle carceri della Virginia, David Botkins. «Per noi non cambia nulla - ha aggiunto -. Eravamo pronti per tutte e due le evenienze». In assenza di un atto di clemenza da parte del governatore della Virginia, George Alien, O'Dell morirà come previsto il 23 luglio nel carcere di Greenville con un ago nel braccio. Il movimento sorto in Italia per salvare O'Dell non si dà comunque per vinto. Ieri anche il presidente del Senato Nicola Mancino ha mandato via Internet un appello al governatore chiedendo «una riconsiderazione della decisione». Alien non si è ancora pronunciato, ma i suoi collaboratori hanno dichiarato più volte che un gesto di clemenza era molto improbabile perché l'opinione pubblica in Virginia è schierata compatta in favore della pena di morte e che è suo compito rispettare la volontà dei suoi elettori. O'Dell fu condannato a morte dieci anni fa per aver stuprato e ucciso Helen Shartner all'uscita di un locale a Virginia Beach nel 1985. Un compagno di cella disse che O'Dell gli aveva confessato il crimine. I suoi difensori sostengono che O'Dell è innocente. L'ex compagno di cella ha effettivamente ritrattato la sua dichiarazione e gli avvocati chiedono un esame del Dna, che a loro avviso scagionerebbe il loro cliente. Ma in base alla legge della Virginia è troppo tardi per riaprire il processo. Alla fine dell'anno scorso l'esecuzione fu sospesa perché la Corte suprema accettò di esaminare la costituzionalità del processo. E quella decisione alimentò le speranze non solo del condannato (che aveva deciso di morire sulla sedia elettrica), ma dei suoi sostenitori negli Stati Uniti e, soprattutto, in Italia. Il mese scorso la Corte suprema, con un verdetto apertamente criticato da quattro dei nove giudici, ha detto che il processo non era stato incostituzionale e che l'esecuzione poteva dunque andare avanti. La Virginia consente al con¬ dannato di scegliere tra sedia elettrica e iniezione letale. Lunedì sera una guardia carceraria ha consegnato a O'Dell un foglio con le due opzioni. Il condannato ha fatto un cerchio su iniezione letale ed ha firmato. Venti minuti più tardi ha confermato a voce la sua scelta. I legali di O'Dell hanno fissato un appuntamento il 21 luglio con lo staff del governatore per presentare una richiesta di grazia. Nel frattempo una serie di appelli dall'Italia continuano a riempire il sito Internet allestito dall'associazione Nessuno tocchi Caino. Tra questi, appunto, il messaggio di Mancino: «Caro governatore Alien, non intendo interferire in alcun modo nelle vicende giudiziarie di uno Stato sovrano. Ciò nonostante, desidero sottolineare che la Corte suprema degli Stati Uniti ha respinto per un solo voto la richiesta del signor O'Dell di essere sottoposto a nuovo processo. Mi auguro perciò che la discussione avvenuta possa farle attentamente valutare la possibilità di trasformare l'esecuzione in pena detentiva». «E' un gesto umanitario - ha spiegato il presidente del Senato ai giornalisti - e coerente con una cultura presente nel nostro Paese». Andrea di Robìlant Nicola Mancino invia su Internet al governatore dello Stato la richiesta di grazia Il presidente del Senato Nicola Mancino e, a destra, Joseph O'Dell