Dizionario «Dalla "cassa" alla mobilità»

rate.» 9 • Dizionario rate.» 9 • Dizionario Dalla «cassa» alla mobilità ROMA. Con la riforma del Welfare verranno completamente riformati gli attuali strumenti di tutela dei lavoratori. Probabilmente non si sentirà più parlare di Cig e di Cigs, mentre ci saranno altre sigle per indicare il tipo di sostegno da dare a chi ha perso il lavoro o è in temporanea attesa di riprenderlo. Attualmente per la gestione delle crisi aziendali, oltre alla Cig (cassa integrazione ordinaria), si può contare sulla Cigs (cassa integrazione straordinaria) e sulla indennità di mobilità. CIG. Introdotta la prima volta nel 1945 ha subito successive e continue modifiche. Possono accedervi le imprese industriali per crisi transitorie di mercato o per cause comunque non imputabili all'imprenditore o al lavoratore. Ha una durata di 13 settimane consecutive con proroghe fino ad un massimo di 12 mesi nel cosiddetto «biennio mobile». CIGS. La cassa «straordinaria» è stata introdotta nel 1968 e riguarda le imprese con più di 15 dipendenti che vi possono ricorrere in caso di ristrutturazione o riconversione aziendale o in presenza di procedure concorsuali. Ha una durata massima di 36 mesi nell'arco di 5 anni compreso il periodo di eventuale Cig. Per ristrutturazione o riconversione la durata è di 2 anni più altre due eventuali proroghe di 12 mesi ciascuna. Per crisi aziendale la durata è di 12 mesi. MOBILITA'. Serve a gestire i licenziamenti collettivi e prevede la Cigs al 100% per i primi 12 mesi e successivamente ridotta ali'80%. Per i dipendenti fino a 40 anni dura 12 mesi, fino a 50 anni 24 mesi, oltre i 50 anni 36 mesi; i termini sono allungati (24, 36 e 48 mesi) nel Mezzogiorno. La mobilità diventa «lunga» quando mancano al massimo 5 anni alla pensione di vecchiaia e non si hanno gli anni di contributi necessari per quella di anzianità, per cui al termine si va direttamente in pensione di vecchiaia; se invece mancano al massimo 10 anni alla pensione di vecchiaia ma si è vicini al trattamento di anzianità, si resta in mobilità fino alla pensione di anzianità. I COSTI. Sono ammontati a 119.805 miliardi gli oneri per interventi a sostegno della produzione o del reddito tra il 1989 e il 1995: più della metà non risultano coperti. Lo afferma la Confeommercio che ha mostrato, in una tabella diffusa a Palazzo Chigi, come l'ammontare degli oneri non coperti sia pari a 65.709 miliardi. Ben 49.557 miliardi di questi oneri non coperti sono attribuiti alla voce «esoneri e riduzioni contributive» che ha assorbito oneri complessivi per 54.713 miliardi. I pensionamenti anticipati hanno «pesato» per 29.499 miliardi (8.448 non coperti), i trattamenti di mantenimento del salario ammontano a 35.593 miliardi (7.704 non coperti).

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