I razziatori di azioni gratuite di Fabio Galvano

Esplode in Inghilterra il fenomeno dei «carpetbaggers» Esplode in Inghilterra il fenomeno dei «carpetbaggers» I razziatori di azioni gratuite LI chiamano, con disprezzo, «carpetbaggers». Trafficanti, cacciatori di facili fortune, come gli avventurieri nordisti da cui prendono il nome, che dopo la Guerra di Secessione battevano il Sud impoverito con le loro sacche di tappeto (i «carpet bags») in caccia di buoni affari. Ma i carpetbaggers inglesi sfruttano soltanto la pioggia d'oro - l'ultima è di ieri - che da mesi ormai cade sull'Inghilterra: la pioggia delle azioni che le building societies, trasformandosi in banche, regalano ai loro risparmiatori. Piogge che sono mediamente di quattro o cinque milioni di lire al colpo, come quella di ieri della Woolwich che ha regalato ai suoi risparmiatori un minimo di 450 azioni: tant'è che gli inglesi ora le rincorrono aprendo conti nelle building societies non ancora quotate in Borsa. Sono cacciatori di dote o di fortuna: carpetbaggers, appunto. La building society è una società a carattere mutuale, nata come dice il nome per aiutare nella costruzione e cioè elargendo mutui casa con il denaro raccolto fra i soci. Ma socio, in questa mutua della finanza, non è soltanto chi abbia un libretto di risparmio; soci, infatti, sono anche i debitori, coloro che hanno ottenuto un mutuo. Fra risparmiatori e debitori si dividono le azioni quando il consiglio d'aniministrazione decide di ampliare la gamma dei servizi con una trasformazione in banca. Era già accaduto in passato (il caso più clamoro¬ so quello della Abbey National, ora una delle maggiori banche britanniche), ma i fermenti che agitano il mondo bancario hanno accelerato il fenomeno. Gli ultimi tre mesi sono stati punteggiati da pignatte d'oro. Il 21 aprile è diventata banca la Alliance & Leicester, il 2 giugno la Halifax (la più grande delle building societies), ieri è toccato alla Woolwich. Molti risparmiatori mettono in cassaforte il certificato azionario, ma circa un quarto dei beneficiari decidono di vendere: d'incassare la pioggia d'oro. Se da una parte - governo e Banca d'Inghilterra si levano grida di dolore per l'improvvisa immissione nell'economia britannica di miliardi di sterline che surriscaldano un'economia già in crescita, grida non meno rumorose si levano dalle building societies, prese d'assalto da chi ipotizza la loro trasformazione in banche. La più chiacchierata è la più grande, la Nationwide; che nei giorni scorsi, dopo essersi vista costretta ad aprire 25 mila nuovi conti al giorno, ha dapprima aumentato la soglia niinima per aprire un libretto (quasi 3 milioni di lire), poi ha razionato l'accesso di nuovi risparmiatori, infine ha sbarrato le porte. Chi è dentro è dentro. Ma i carpetbaggers non si arrestano. Chi ha mancato la Nationwide punta le sue carte su Bradford & Bingley, Britannia, Chelsea, Birmingham Midshires, etc. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Fabio Galvano

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