Ungaro, la femmilità in un fazzoletto di Antonella Amapane

Corvi, streghe e musica horror nelle sale dell'università Applausi per le tuniche asimmetriche, i pantaloni di velo e i tutù gessati Ungaro, la femmilità in un fazzoletto E Givenchy porta in passerella uno show satanico PARIGI DAL NOSTRO INVIATO I necrofili che si aspettavano bluse cucite con brandelli di carne, genere «Il Silenzio degli Innocenti», o tailleur insanguinati, restano delusi. Da Givenchy i reperti umani - annunciati l'altro giorno dal Sunday Times con tanto d'mchiesta giudiziaria - latitano. «Tutta una montatura della concorrenza per offuscare il genio di Alexander McQueen», dice Bernard Arnauld, grande capo del gruppo Lvmh (che raduna i più grandi marchi del lusso). In compenso il defilé è uno show satanico e fantasmagorico, fitto di colpi di scena horror. Nelle sale dell'università di medicina enormi voliere ospitano corvi affetti da dissenteria. Il fetore e la colonna sonora scandita da lamenti sono la giusta cornice all'atmosfera da catacomba che regna sovrana. In un crescendo si sussegue il campionario di femmine indiavolate e sublùni. Dalla cortigiana Belle Epoque, con gigantesca parruc¬ ca - che sfoggia il dito medio rivestito di metallo e cuoio per pratiche sadomaso - si passa a Diana cacciatrice. Una strega con teschi d'uccello piazzati come trionfi sulle spanine, le pupille stravolte da lenti luciferine alla Robocop. In un osanna ai pennuti McQueen ci propina canarini vivi impauriti. Ingabbiati sulla testa dell'integralista col volto imprigionato sotto la blusa a griglia di confessionale. L'effetto è di una donna decapitata. E c'è pure il falco incappucciato, appollaiato sulla mano della modella Honor Frazer versione geisha degli inferi, impedita nel passo da protesi a trampolo. I capelli veri diventano una gonfia pelliccia mesciata. Al posto della passamaneria una treccia si snoda sul bolero da fattucchiera, ricamato di riccioli e ciuffi infiocchettati come reliquie. Naomi ride esibendo cavigliere e collari di zanne. Le crinoline gonfiano il sedere delle top model con unghie lunghe e attorcigliate, simili a artigli rapaci. Di tutto, di più. Il grottesco chic prevede anche Paolina Bonaparte. La interpreta Stella Tennant: in tunica impero di velo, il mento sorretto da un'impalcatura di brillanti, sulla falsariga dei collari Minerva. Come combatte la calura Jasmine-torera? Facendosi aria col macabro ventaglio dal manico a zampa di gallina. Intinto nella pece per propiziare chissà quale sortilegio. Il pubblico impazzisce quando McQueen, falco reale al seguito, esce per godersi gli applausi. (Avete visto l'alta moda vivisezionata e ricomposta secondo i miei canoni?». Messaggio ricevuto. E mentre il popolo dei mo- daioli si galvanizza per la notizia di Cindy Crawford in esclusiva stamattina sul podio di Valentino, Ungaro riceve lodi sperticate dai compratori. Entusiasti dei suoi abiti fazzoletto li vogliono anche in versione prèt-à-porter. Sono tuniche asimmetriche sorrette da un unico punto in vita. Complimenti anche per i vestiti drappeggiati grigi, a portafoglio, sintesi di anni d'esperienza passati a scolpire i capi con gli spilli. Un po' araba, un po' indiana la misteriosa femme di Ungaro stratificata nei pantaloni di velo e nelle tuniche in velluto devorè - osserva il mondo da una fenditura di piume. I cappelli paiono elmetti leggeri da cui partono costosi aculei d'istrice e maschere in pizzo da ballo a Venezia. Non mancano tutù gessati e palpitanti tuniche di denteile e seta. La sposa è una Pompadour in crinoline rosa. Alta moda significa lusso sfrenato, sperimentazione pura, in cui gli stilisti sbrigliano la fantasia senza limiti. Olivier Lapidus giustifica il prezzo delle sue creazioni, dal taglio banale, con un procedimento di stampa fatto di pietre preziose (diamanti, rubini topazi, smeraldi) ridotte in polvere. Antonella Amapane Corvi, streghe e musica horror nelle sale dell'università Un modello di Ungaro presentato ieri a Parigi. Oggi in passerella arrivano i modelli di Valentino

Luoghi citati: Parigi, Venezia