La Cassazione contro le donne in fuga dal marito che russa

La Cassazione contro le donne in fuga dal marito che russa IL CASO «Non cambiate camera da letto, rischiate l'accusa di abbandono del tetto coniugale» La Cassazione contro le donne in fuga dal marito che russa DI COPPIA IROMA L marito russa? Armatevi di pazienza e sopportatelo. Ma guai a cambiare stanza. Se lo fate rischiate di rendervi responsabili della fine del vostro matrimonio. A mettere in guardia dall'abbandono del «letto coniugale» è la Cassazione. La prima sezione civile della suprema Corte, alle prese con la vicenda di due coniugi romani, ha infatti dato ragione al marito della donna «abbandonato» dalla moglie a causa del suo ronfare notturno, confermando la sentenza dei giudici d'appello. Ma se l'abbandono del letto, avvenuto fin dall'inizio della convivenza, è stato determinante per l'esito della vicenda, a concorrere contro la donna hanno giocato anche altri elementi. «Percepita una considerevole somma per arretrati di pensione - spiegano i giudici della suprema corte - non ne fece partecipe il marito». E ancora: «Nel corso della convivenza la donna prelevò dal conto cointestato l'intera somma costituente il risparmio della famiglia e la versò sul conto personale». Tutti «fatti e comportamenti - ragiona la Cassazione - addebitabili alla moglie, che possono essere ritenuti, nella loro gravità, causa definitiva della crisi del matrimonio». «Non si può mettere il russare sul piatto della bilancia di una causa di separazione. E' ridicolo ed esagerato». Il sociologo Franco Ferrarotti commenta così la sentenza della Cassazione. «Chiunque abbia avuto - ha detto - un convivente con un problema del genere sa che è una tortura alla quale ci si può sottrarre soltanto cambiando stanza. E in linea di massima sono contrario all'ottimismo normativo. Non condivido l'opinione di chi è convinto che tutti i problemi si possano risolvere con leggi o sentenze. Questo, al contrario, rischia di complicare inutilmente i rapporti umani. Rimettersi al buon senso spesso è la cosa migliore». E' un caso limite la vicenda di un matrimonio rovinato dal russare di uno dei due coniugi, ma certo è un «fenomeno» che può causare problemi all'interno di una coppia. E che coinvolge due milioni e mezzo di italiani. Tanto che medici e giornali si sprecano su cure e rimedi. Ci sono le posizioni «corrette» per non russare: dormire appoggiato su un fianco o a pancia in giù. Sbagliatissimo stare supini oppure andare a letto troppo stanchi, piuttosto prima di coricarsi è meglio bere un un po' di caffè o di tè: così ci si addormenterà più lentamente. Ci sono poi i rimedi medici: uno dei più nuovi è un cerotto. Un piccolo listello di plastica adesivo che si applica sul naso. Divarica le narici, il russare diminuisce di almeno un terzo, a vantaggio dell'armonia di coppia. C'è poi la nuova terapia chirurgica con il laser. Un medico specializzato in otorinolaringoiatria effettua nella gola del paziente una specie di «raschiamento» della parte di tessuto superfluo che, nel sonno, vibra producendo rumore. Secondo alcuni specialisti americani, infatti, quando si asporta il tessuto che si concentra nell'ugola e nel palato molle, l'aria fluisce liberamente nelle prime vie respiratorie e il sonno torna silenzioso, [r. cri.] E' un disturbo che coinvolge tre milioni di italiani LE REGOLE PER UN SONNO TRANQUILLO I CONSIGLI NATURALI • Non andare a letto troppo stanchi *•' Evitare di coricarsi a pancia ih su • Non ingrassare • Consumare una cena leggera • Non bere alcolici • Non fumare prima di addormentarsi I POSSIBILI RIMEDI tbIl * " cero*'° ^BlW «respira-bene»: ^^m. un listello di plastica __^^^/ adesivo che ^^^^H^^ divarica le narici !§»/ • Intervento chirurgico

Persone citate: Franco Ferrarotti, Sonno Tranquillo I