Kenya, 7 uccisi al corteo i oppositori
11 La polizia spara Kenya, 7 uccisi al corteo i oppositori NAIROBI. Sette persone sono morte in Kenya in uno scontro tra polizia e dimostranti: è successo ieri nelle manifestazioni organizzate dall'opposizione che vuole rivendicare l'adozione di riforme costituzionali durante la «giornata di protesta nazionale» indetta dal Comitato esecutivo della Convenzione nazionale (Ncec). Lo hanno riferito fonti dell'Ncec, che raggruppa partiti d'opposizione, Chiese cristiane e organizzazioni non governative. Una delle vittime è un giovane che è stato ucciso dai soldati della guardia presidenziale. Il partito ostile al governo, che secondo Nairobi sarebbe sobillato dall'Occidente, in particolare dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna, rivendica una democratizzazione del regime del partito-Stato Kanu (Unione Nazionale Africana Kenya) del presidente Daniel Arap Moi. C'è stata violenza non solo a Nairobi, ma anche in altre parti del paese: un dimostrante è stato ucciso a colpi d'arnia da fuoco a Thika (35 chilometri a Nord-Est di Nairobi) e altri due a Nyahururu ( 100 chilometri a Ovest della capitale). Il portavoce della polizia Peter Kimanthi ha affermato che uno dei dimostranti uccisi a Nyahururu avrebbe fatto parte di un gruppo che ha preso d'assalto la prigione, mentre l'altro avrebbe partecipato ad un colpo in banca. Sempre a Nyahururu, un poliziotto sarebbe rimasto ferito da dimostranti. A Thika, a rimanere ferita sarebbe stata invece una dimostrante. A Nairobi, dove sono proseguiti scontri tra dimostranti e polizia, le forze dell'ordine hanno fatto irruzione nella Cattedrale anglicana per disperdere decine di dimostranti che vi avevano cercato rifugio. La situazione è tesa. Il centro turistico di Mombasa ieri appariva paralizzato, con poliziotti schierati nei punti-chiave; a Kisumu sul Lago Vittoria, roccaforte dei dissidenti, la situazione era identica. Nella località rurale di Nakuru, dove c'è la residenza per vacanze di Arap Moi, lo spiegamento di forze dell'ordine risultava più massiccio che mai. [Ansa-AdnKronos]
Persone citate: Arap Moi, Daniel Arap Moi, Kanu, Lago Vittoria, Peter Kimanthi
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