LA CITTA IDEALE DELLA DESTRA di Fiamma Nirenstein

LA CITTA' IDEALE DELLA DESTRA IL PROGETTO DI BUONTEMPO LA CITTA' IDEALE DELLA DESTRA LA Città Ideale ce l'ha disegnata ieri «er Pecora», al secolo Teodoro Buontempo, uomo-vetrina della destra tanto che ne è il candidato di An a vicesindaco di Roma, nell'intervista rivelatrice concessa a Maria Teresa Meli. Dunque, ecco la sua visione della grande Capitale: si vedono da lontano i lavoratori che lavorano, vivono, pagano le tasse. Ma s'intravede anche una graziosa cittadina (dove? A Trastevere? Alla Magliana?) creata appositamente per sanare il problema degli zingari. Forse è circondata da mura, forse no, ma risuona di operose grida. Risuona anche di canti perché, invece di restare tristemente nei campi-sosta, qui, felici, in una «città dei Rom», gli zingari potrebbero, secondo il pensiero di «er Pecora», «eseguire la loro musica, esprimere la loro cultura». Un'idea magica. Il turista, dice sempre Buontempo, mentre già ode i tamburelli e i sonori colpi del martello sul rame dei calderai, potrebbe divertirsi molto, anzi, potrebbe «trovare la soluzione molto interessante». Tutto ciò è fattibile, spiega realistico Buontempo, perché «se la Comunità ebraica può esistere a Roma, allora possono esistere anche gli zingari». Ora, bisognerebbe che Buontempo, nella sua qualità di possibile vicesindaco, prendesse consapevolezza di due o tre falle storico-filosofiche nel suo ragionamento, e anche di un problema di fondo. Falla numero uno: gli zingari non sono stanziali. Non vogliono essere «sistemati» per sempre in nessun parco etnologico-turistico. I loro tamburelli, amano suonarli per sé: semmai gli piace mandare i bambini a scuola, o gli anziani all'ospedale se ce n'è bisogno, oppure amano andare a lavorare in una situazione non umiliante. Non lo dico Fiamma Nirenstein CONTINUA A PAG. 14 TERZA COLONNA

Persone citate: Buontempo, Falla, Magliana, Maria Teresa Meli, Teodoro Buontempo

Luoghi citati: Roma