Fallisce la «Cosa 2» di Berlusconi di Alberto Rapisarda

\ Il ppi gelido di fronte alle avances del Cavaliere ma c'è maretta anche nell'Ulivo Il ppi gelido di fronte alle avances del Cavaliere ma c'è maretta anche nell'Ulivo fallisce la «Cosa 2» di Berlusconi // ccd ammonisce: senza di noi il Polo perde ROMA. Massimo D'Alema non c'è ancora riuscito a varare la sua «Cosa due», il partito che dovrebbe andare oltre i confini del pds nello schieramento di centro-sinistra. Silvio Berlusconi cerca di batterlo sul tempo tentando la stessa operazione nel centro-destra. E trovando lo stesso tipo di difficoltà e rifiuti che hanno frenato fin'ora D'Aleina. Ma tutti e due hanno assolutamente bisogno di provarci: D'Alema per marcare la sua differenza dalla sinistra estrema e conquistare elettori moderati, Berlusconi per marcare la sua distanza da An e contendere i moderati all'Ulivo. Per entrambi gli antagonisti i tempi non sono poi strettissimi, visto che si dà per tacitamente accettato che il governo Prodi durerà ancora molto, forse l'intera legislatura. In mancanza di elezioni politiche ravvicinate, fervono i lavori di restauro nei rispettivi condomini. Il progetto di federazione liberal-democratica di Berlusconi parte mentre gli schieramenti si preparano alle elezioni comunali di autunno, e questo sta creandogli delle difficoltà. Insorgono i dirigenti del ccd , partito alleato, che spregiano come «polpettone» e «minestrone» il progetto di Berlusconi, nel quale loro verrebbero inghiottiti senza la possibilità di rimanere riconoscibili. E' assai freddo Franco Marini, segretario dei popolari (partito avversario), perché giudica inaffidabile l'esca che Forza Italia chiaramente lancia anche verso di lui. C'era un appuntamento che avrebbe potuto dare il segnale giusto, facendo nascere candidature comuni sperimentali tra federazione berlusconiana e popolari, dicono nel ppi. Ovvero, le elezioni comunali di autunno. Ma con le candidature che stanno emergendo nel Polo, tutte concordate tra Forza Italia e An, i popolari non vedono gli spazi per sperimentazioni. E spazi non vedono neanche i ccd, che nel Polo sono sul piede di guerra e respingono la Federazione. La linea del fronte è in Campania. «Senza di noi il centro-destra perde» avvisa Pierferdinando Casini. E' una minaccia per convincere Berlusconi a candidare il ccd Clemente Mastella come sindaco di Napoli e non l'accoppiata Cola (industrialel-Mussolini (An). Ripetendo lo schema impostato per Roma (l'imprenditore Borghini con Bontempo di An). Per il ccd è importante dimostrare al Sud la sua forza politica, anche per mantenere aperta la porta alla nascita del «terzo polo» o «grande centro», che ancora sognano. «Il progetto di Abete è quello di creare un grande centro autonomo sia da Fini che da D'Alema - spiega Francesco D'Onofrio, del ccd Per una ipotesi più alla tedesca che bipolare alla francese. Ed è questa la vera ragione per la quale Abete non è stato candidato dal Polo come sindaco di Roma. Perché l'ipotesi Abete avrebbe negato la leaderschip FI-An, così come farebbe l'ipotesi Mastella a Napoli». «Noi non possiamo accettare l'idea di governatori di An che affiancano i sindaci del Polo e non possiamo apprendere dai giornali che Cola è il candidato per Napoli» grida Clemente Mastella. «E' in corso una manovra a tenaglia contro di noi, ccd, nel Polo e contro Dini nell'Ulivo» aggiunge D'Onofrio. In effetti, Lamberto Dini si sente stretto da quando l'accordo per le riforme ha dato nell'area di centro un ruolo preminente al concorrente Marini. Così ieri ha espresso sorpresa per le reazioni negative del ccd alla proposta di Berlusconi ed, in polemica con Marini, definito il ppi come partito che «ha posizioni di estrema conservazione e di mantenimento della prima Repubblica». Il ppi gli ha risposto sprezzante, per bocca dì Renzo Lusetti, che la pochezza di Rinnovamento italiano «non ci dovrebbe nemmeno fare rispondere». Tuttavia, Dini deve ancora spiegare «quali sono le sue posizioni progressiste e innovative poiché finora non le abbiamo viste». «Il clima sereno maturato tra i due poh resisterà agli sbalzi di umore dell'onorevole Dini» assicura Antonello Soro, coordinatore della segreteria del ppi. Alberto Rapisarda \ Il leader del Polo Silvio Berlusconi

Luoghi citati: An, Campania, Napoli, Roma