Il Messico vela la Seconda repubblica di Andrea Di Robilant

La vittoria del centro-destra darebbe il via a un'inedita «coabitazione» col presidente Zedillo La vittoria del centro-destra darebbe il via a un'inedita «coabitazione» col presidente Zedillo Il Messico vela la Seconda repubblica I sondaggi danno il Pri sconfitto dopo 68 anni di governo WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il Messico è davvero sul punto di vivere uno storico terremoto politico? Oggi i messicani vanno alle urne e per la prima volta tutti i sondaggi sono unanimi: il Partito rivoluzionario istituzionale (Pri), al potere dal 1929, dovrebbe essere sconfitto dal Partito di azione nazionale (Pan) di centro destra. Il record di longevità della nostra democrazia cristiana impallidisce a confronto con quello del Pri, il grande partito politico emerso dalla Rivoluzione messicana (1910'17) che ha dominato ogni aspetto della vita economica, sociale e politica di questo Paese per settant'anni. Negli ultimi anni, sotto il peso delle crisi economiche e degli scandali politici, il tramonto del Pri è stato annunciato a più riprese. Ma ogni volta — grazie al controllo capillare del territorio, alla corruzione diffusa, alla manipolazione dei dati elettorali oltrecché alla presa persistente sull'immaginario di una larga parte della popolazione — il Pri è riuscito a smentire le previsioni. Anche oggi il Pri è tutt'altro che rassegnato. E tirerà fuori dal suo ve echio e logoro armamentario ogni possibile trucco — legale e illegale — per spuntarla in questa occasione. Ma gli analisti messicani sono ormai convinti che la disaffezione degli elettori nei confronti del tentacolare partitone non è più contenibile. E che i trucchi e le manipolazioni non basteranno a evitare la sconfitta. L'assalto del Pan al Pri dura da ormai quindici anni. E' un partito nato a destra, in reazione alla morsa soffocante del Pri sull'economia messicana, che si è progressivamente spostato verso il centro-destra nel tentativo di allargare la propria base elettorale e fornire un'alternativa credibile al partito di Stato. Oggi gli elettori sono chiamati ad eleggere tutta la Camera e un quarto del Senato. In caso di Vittorio del Pan, il Presidente Ernesto Zedillo, ultimo esponente di una lunghissima dinastia di presidenti emersi dalle lotte inte- stine del Pri, sarà costretto a governare in uno stato di co-abitazione non dissimile da quella in vigore in Francia. Ai vertici del Pri questa ipotesi viene considerata alla stregua di una vera catastrofe. Dice Manuel Bartlett, potente governatore dello stato di Puebla: «Se vince la destra, vincono quelli che contrastarono la Rivoluzione, che contrastarono la Costituzione, che contrastarono le nostre riforme sociali. Sarebbe una tragedia nazionale». Ma non è solo il Pan a minare il potere ormai quasi secolare del Pri. A sinistra cresce il Partito rivoluzionario democratico (Prd) guidato da Cuauhtemoc Cardenas, figlio del Presidente Cardenas che governò negli Anni Trenta. E secondo i sondaggi, oggi Cardenas dovrebbe stravincere il voto a Città del Messico per l'elezione del sindaco — probabilmente la carica più importante in Messico dopo la presidenza (non per nulla fino ad oggi il sindaco veniva scelto dal Pri). Per Cardenas una vittoria avrebbe il dolce sapore della rivincita. Nel 1988 stava vincendo le elezioni presidenziali quando il Pri annunciò che i computer della commissione elettorale si erano rotti. Quando furono misteriosamente rimessi in funzione, Cardenas non era più in testa. E a vincere le elezioni fu Carlos Salina de Gortari, il candidato del Pri. Durante questa campagna elettorale, il Pri è stato attento a non attaccare il Prd a sinistra. Continua a considerarlo come un movimento scismatico destinato a rientrare. Ma c'è anche un motivo politico più immediato dietro all'atteggiamento benevolo nei confronti Prd: se la destra non ottiene una chiara vittoria alla Camera, il Pri potrebbe avere bisogno del Prd per formare una maggioranza. Molti analisti sono però convinti che questi tatticismi siano largamente superati. Se il Pan dovesse davvero vincere oggi, il Pri perderà d'un tratto la sua attrattiva più forte, quella che più di ogni altra l'ha tenuto al potere: la sua invincibilità. E persa quella, il Pri sa di rischiare il collasso. Andrea di Robilant Corruzione e scandali hanno dilapidato il patrimonio ideale del Partito rivoluzionario istituzionale Neanche il consueto ricorso massiccio ai brogli pare stavolta in grado di rovesciare il verdetto delle urne

Persone citate: Cardenas, Carlos Salina De Gortari, Cuauhtemoc Cardenas, Durante, Ernesto Zedillo, Manuel Bartlett, Zedillo

Luoghi citati: Città Del Messico, Francia, Messico, Washington