La vendetta di Pol Pot di Foto Ansa

La vendetta di Poi Poi I due eserciti si combattono con razzi e mortai, almeno quattro morti e 29 feriti. Imposto il coprifuoco La vendetta di Poi Poi Phnom Penb, è battaglia tra i due premier PHNOM PENH. Forse si avvicina la resa dei conti fra i due primi ministri della Cambogia, il principe Ranariddh e l'ex leader del governo comunista Hun Sen. Quest'ultimo ha accusato il rivale, sparito ieri improvvisamente, di prepararsi alla guerra. Ranariddh accusa a sua volta Hun Sen, tramite un portavoce, di aver tentato un colpo di Stato. Fatto inquietante, il leader del vecchio governo comunista ha smesso gli abiti civili e si è presentato in tv in tuta mimetica per comunicare l'imposizione del coprifuoco nella capitale, la chiusura di ogni via d'accesso e dell'aeroporto. Hun Sen ha sparato a zero su Ranariddh che preparerebbe, a suo dire, il ritorno dei khmer rossi. Dopo il suo intervento, su un quartiere occidentale della capitale si è abbattuta una pioggia di razzi, che hanno provocato la morte di almeno 4 persone. A quanto sembra, l'obiettivo era la residenza di Chao Sambath, un alto ufficiale dell'esercito schierato con Ranariddh. Sul quartiere sono caduti otto razzi. All'ospedale Cai- mette, i medici hanno riferito che altre 10 persone sono rimaste ferite nei bombardamenti con razzi e mortai subiti da altre zone della città. Altre fonti parlano di 29 feriti. «Il principe Norodom Ranariddh insieme a molti complici - ha affermato Hun Sen nel suo discorso - hanno importato armi in manie¬ ra illegale con il malvagio proposito di provocare una guerra». L'ex leader comunista ha inoltre rinfacciato al rivale di aver accolto fra le file della sua milizia i khmer rossi, allo sbando dopo che il loro leader Poi Pot è stato fatto prigioniero dai suoi stessi uomini. Hun Sen ha parlato alla tv e alla radio di «tradimento politico». Intanto non è ben chiaro dove si trovi attualmente il principe Ranariddh: secondo le indiscrezioni è partito diretto a Parigi. Il leader del Partito popolare cambogiano (Ppc) è uscito allo scoperto dopo che le sue forze avevano accerchiato due campi delle forze del partito monarchico, il Funcinpec, per disarmare i seguaci di Ranariddh. I due schieramenti si sono dati battaglia a colpi di mortaio e di razzi in una località situata a 4 chilometri dall'aeroporto intemazionale della capitale e presso il villaggio di Bantey Anpel, 20 chilometri a Ovest dello scalo. Il primo campo militare serviva da base al principale consulente militare di Ranariddh, Nhek Sunnchay. Non sono state segnalate perdite umane e, a quanto si è appreso, 140 seguaci del principe hanno consegnato le armi e si sono arresi. Secondo gli esponenti del Ppc, si tratta di khmer rossi passati dalla parte di Ranariddh. Le strade della capitale ieri sera, in seguito al coprifuoco, erano deserte, pattugliate dai blindati delle due fazioni, mentre in alcuni quartieri soldati dei due schieramenti si affrontavano con armi leggere, razzi e salve di mortaio. L'inimicizia tra i due premier ha raggiunto livelli di guardia dopo che Ranariddh ha avviato trattative con i khmer rossi guidati dal loro leader Khieu Samphan per riabilitarli ed utilizzarli politicamente in vista delle elezioni previste a maggio dell'anno prossimo, quando Ranariddh e Hun Sen saranno su fronti opposti. Negli Anni '80 Hun Sen e Ranariddh si batterono su fronti contrapposti: il primo guidò il governo comunista sostenuto da Hanoi, il secondo si alleò con i khmer, passati alla guerriglia, contro l'esercito invasore. Poi, nel 1993, Hun Sen e Ranariddh furono obbligati a dar vita a un governo di coalizione. [Agi-Ansa] Il principe Ranariddh: «In corso un colpo di Stato» Hun Sen l'accusa «Preparava il ritorno dei Khmer Rossi» Un gruppo di militari cambogiani, ieri mattina alla periferia della capitale dove vige il COprifUOCO [FOTO ANSA]

Luoghi citati: Cambogia, Hanoi, Parigi