Festa di compleanno per la mitica «500» di Marco Sartorelli

17 Fu ideata da Giacosa nell'estate di 40 anni fa Festa di compleanno per la mitica «500» Domani a Garlenda il raduno deifans Testore: «Una passione immortale» TORINO. Il signor Ishi I Hideaki è uno dei trecento giapponesi iscritti al «Fiat 500 club», fondato a Garlenda, provinca di Savona, nel 1983, per iniziativa dell'allora sindaco Domenico Romano. Il signor Ishi I Hideaki, 44 anni, di Tokyo, sorrideva allegro ieri pomeriggio a Torino consultando una illeggibile, per lui, guida con indicazioni in italiano. Mancavano pochi minuti alla partenza della «500 miglia in 500. Gara internazionale di regolarità per "Fiat Nuova 500"», organizzata dal club di cinquecentofili che, oltre al Giappone, ha soci in Europa, Stati Uniti e, 1500, in Italia. Cento equipaggi, italiani, giapponesi, ungheresi, tedeschi, neozelandesi, in mia corsa-passerella cominciata alla porta 5 dello stabilimento Fiat di Mirafiori, accanto alla scultura della capostipite Topolino. Una gara-omaggio di 800 chilometri (Torino-AÌessandria-Cremona-Mantova-La Spezia-Garlenda, dove si svolgerà, domani, il raduno annuale) per celebrare i quarant'anni (questa estate) dell'auto simbolo della motorizzazione del Paese, creata dal genio di Dante Giacosa, morto nel marzo dell'anno scorso a 91 anni, che nel giugno 1936 aveva «inventato» la Topolino, ribattezzata successivamente «500» dalla direzione commerciale. «La 500? Un mito», ha riassunto, partendo a razzo, Franco Cerva, attuale presidente del club, al via sull'ultima generazione della «500», quella che a luglio sarà prodotta nel milionesimo esemplare nello stabilimento Fiat in Polonia. «C'è una passione immortale per quest'auto», ha dichiarato Roberto Testore, amministratore delegato Fiat Auto. «Chi - ha aggiunto - non ha avuto o guidato una 500? Anche io ne ho guidate, tutte usate... E' straordi- L'amministratore nario vedere la passione che suscita ancora oggi un modello che ha compiuto 40 anni. E fa ben sperare anche l'ultima della serie: quest'anno in Italia ne sono state già vendute 50 mila». Altri numeri, quelli della «mitica 500»: la prima serie fu prodotta fino al 1960 in 181.036 esemplari; fino al 1975 ne vennero prodotte 3.678.000. Velocità massima: 85 chilometri orari. Pochi per sfrecciare sulle strade d'Italia, sufficienti per chi, in quegli anni, non voleva un'auto veloce: voleva un'auto. Poi a quel modello spartano vennero aggiunti i comfort: comandi luci e indicatori di direzione al volante, sedile posteriore imbottito e più motore: 90 chilometri orari. Nel 1960 arrivò la versione «Giardiniera», prodotta sino al 1977: 327 mila esemplari. Il «boom» venne con la «500 D»: cilindrata portata a 499,5 ce, in cinque anni ne furono vendute 640 mila. Verso la fine degli anni Sessanta nacque il modello «lusso», con nuovi copriruota e guarnizioni cromate, interno completamente rifatto. Tra il 1972 e il 1975, dalle linee Fiat uscì la «500 R», motore 594 ce della «126», sua erede, nata nel 1972. Ma non si parli di eredi ai cinquecentofili. «Questa non è un'auto. E' una passione. Un amore. Unico». Lo dice, con un sorriso, e come non crederle, Licia Casula, equipaggio 17, 33 anni, arrivata da Cagliari. Marco Sartorelli L'amministratore delegato della Fiat Testore

Persone citate: Dante Giacosa, Domenico Romano, Fiat Auto, Franco Cerva, Giacosa, Licia Casula, Roberto Testore, Testore