«Vietato fare il bagno» In spiaggia è la rivolta di C. G.
«Vietato fare il bagno» In spiaggia è la rivolta Inquinamento a Lenci, i turisti bloccano le strade «Vietato fare il bagno» In spiaggia è la rivolta LA SPEZIA. A Lerici, in una delle spiagge più esclusive del Golfo dei Poeti, quella di San Terenzo, sono arrivati i carabinieri. Con loro gli ufficiali della guardia costiera e poi i vigili urbani. Tutti rigorosamente in divisa. Le forze dell'ordine, in mezzo ai bagnanti esterrefatti (la spiaggia a volte registra più di duemila presenze giornaliere) hanno transennato l'arenile. Prima stupiti poi preoccupati, i vacanzieri che si godevano il primo sole di questo strano luglio hanno seguito quanto stava accadendo. Nessuno riusciva a capire. Le spiegazioni non si sono fatte attendere troppo. Il bagno in quella zona, tanto caratteristica del golfo spezzino, era vietato. Pochi istanti di sbigottimento, poi è scoppiata la rabbia. Disperazione dei commercianti che hanno visto di colpo crollare il loro tanto atteso business estivo, degli operatori turistici e degli stessi bagnanti. Tutti insie¬ me hanno deciso di scendere in strada. I manifestanti hanno bloccato la strada che collega Lerici a La Spezia causando un caos totale nel traffico. Per l'intera giornata i commercianti hanno chiuso i negozi. Non era mai accaduto che una spiaggia del Golfo dei Poeti fosse vietata ai bagnanti, anche se avvisaglie a San Terenzo ce n'erano state e molte. La colpa? Due canali che gettano acqua in mare e mai sono stati collegati a quel depuratore che è in funzione da anni. Una storia vecchia. Una storia che va avanti da molti anni, forse più di venti. C'erano stati anche cartelli di divieto di balneazione che tutti avevano ignorato. Ieri mattina però il procuratore della pretura della Spezia, Rodolfo Attinà, famoso per le sue battaglie per la tutela ambientale, ha detto basta. E ora? Oggi comincerà il solito valzer: sindaco, istituzioni e poi il prefetto. [c. g.]
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