I bambini venduti Caccia al complice

I bambini venduti Caccia al complice Avellino: la donna ha fatto il suo nome I bambini venduti Caccia al complice NAPOLI. La presenza nella storia dei bimbi di Quadrelle (Avellino) concepiti per essere venduti, di un altro uomo oltre il convivente di Antonietta Amato, è oggetto degli accertamenti degli investigatori. Secondo quanto si è appreso è stata la stessa donna a coinvolgere l'uomo. La circostanza sarebbe emersa anche in relazione al fatto che nel periodo in cui è stata concepita l'ultima bambina, Antonio Allocca era in carcere. L'uomo è stato detenuto dal maggio del 1996 fino al mese di febbraio scorso. L'ipotesi assumerebbe rilevanza per l'accertamento di un «giro» di persone più vasto che avrebbe gestito il traffico di bambini. Oggi cominceranno nel carcere di Bellizzi Irpino (Avellino) i primi interrogatori delle persone arrestate nell'ambito dell'«Operazione cicogna». Il gip di Avellino, Modestino Roca, interrogherà Antonietta Amato, la donna arrestata con il convivente Antonio Allocca. Sono accusati del reato di alterazione dello stato civile. Secondo gli investigatori i due avrebbero venduto quattro bambini, nati dalla loro relazione, a coppie sterili. Il gip nei prossimi giorni interrogherà gli altri indagati: l'avvocato Luigi Pesce, l'assistente sociale Anna Galeota Lanza, entrambi agli arresti domiciliari, e poi Pellegrino Napolitano, uno degli «acquirenti», e Stefano Isema, ritenuto mediatore delle compravendite, [m. e]

Persone citate: Anna Galeota Lanza, Antonio Allocca, Luigi Pesce, Modestino Roca, Pellegrino Napolitano

Luoghi citati: Avellino, Napoli, Quadrelle