Bologna, pds nella bufera

Coinvolti l'ex sindaco Imbeni, l'ex presidente della Provincia Zani Coinvolti l'ex sindaco Imbeni, l'ex presidente della Provincia Zani Bologna, pds nella bufera 77pm chiede 54 rinvìi a giudizio BOLOGNA. Ha un nome agreste, che fa pensare a paesaggi bucolici, il primo vero ciclone giudiziario che si è abbattuto sulla classe politica bolognese, ex comunista ora pidiessina, che scampata a Tangentopoli deve rendere conto, in sede civile e penale, del salvataggio di un'azienda pubblica di rifiuti; Agripolis. A conclusione di un'inchiesta giudiziaria sulla società di compostaggio di rifiuti costituita nel 1982 da Provincia e Comune di Bologna e da nove Comuni del circondario, il pni Antonello Gustapane ha chiesto 54 rinvìi a giudizio. I reati ipotizzati per il nutrito gruppo di indagati, che comprende amministratori e manager, vanno dall'abuso di ufficio all'occultamento di documenti, al falso ideologico in atto pubblico, al peculato per appropriazione (per alcuni privati). Tra gli amministratori rinviati a giudizio i più noti sono l'ex sindaco pei e ora deputato al Parlamento europeo Renzo Imbeni, l'ex vicepresidente e poi presidente della Provincia Mauro Zani, ora componente dell'ufficio politico nazionale del pds, Alessandro Ramazza, attuale segretario del pds di Bologna. Il pm ha anche chiesto l'archiviazione per 92 posizioni, tra cui il sindaco di Bologna Walter Vitali. Vitali ieri è sceso in campo per sostenere le ragioni della difesa: «Non si capiscono le motivazioni delle richieste del rinvio a giudizio. Sono convinto che si tratti di una vicenda amministrativa senza risvolti penali. Per quanto mi riguarda ho condiviso, anche prima di essere sindaco, le scelte compiute per Agripolis, un impianto che è oggi in grado di soddisfare le esigenze della città per lo smaltimento differenziato dei rifiuti». L'inclùesta giudiziaria puntava ad accertare se i diversi interventi di salvataggio messi in atto dagli enti locali per tamponare le falle dei bilanci di Agripolis (iniezioni di miliardi decise da Comune e Provincia dai primi Anni 80 fino ai giorni nostri) siano stati effettivamente fatti nell'interesse della collettività. Un dubbio non risolto dalle indagini del pm che ha rimesso al gip il pronunciamento. Le conclusioni di Gustapane sono contenute in 24 pagine. Il procuratore generale Ennio Fortuna le sintetizza così: «Si tratta di una questione delicata sulla quale ci è sembrato giusto che si esprimesse un giudice. Lo scenario potrà naturalmente cambiare se passa In nuova legge sull'abuso d'ufficio». Il giudice dovrà stabilire, spiega Fortuna, se le decisioni assunte dagli enti locali per sanare le difficoltà economiche dell'azienda avessero l'intenzione di favorire politicamente qualcuno o, come sostiene la difesa, il bene generale. Il sen. Guido Calvi, difensore di Mauro Zani, replica: «La richiesta di rinvio a giudizio è assolutamente stupefacente. Risponderemo naturalmente davanti al gip e mi auguro che vi sia maggiore serenità di valutazione e soprattutto maggiore attenzione alle risultanze processuali e documentali». Il «ciclone» Agripolis ha creato scompiglio all'interno del pds, dove le reazioni sono unanimi: tutto sarà chiarito. «I reati ipotizzati non c'entrano nulla con Tangentopoli», tiene a precisare Fabrizio Matteucci, segretario regionale della Quercia. Aggiunge il segretario bolognese Ramazza: «La richiesta del pm si basa sull'assunto che gli enti locali bolognesi avrebbero dovuto far fallire Agripolis, e invece hanno fatto bene a dotare la provincia di un sistema di smaltimento». E il presidente della Regione Antonio La Forgia afferma: «La questione è stata esaminata dal magistrato inforcando gli occhiali sbagliati. Mi auguro che già l'esame del gip possa condurre a leggere la vicenda sotto la giusta luce». Agli esponenti del partito rinviati a giudizio arriva da Roma il sostegno degli organi nazionali del pds. «Ribadiamo la nostra completa fiducia nella magistratura, attenderemo con pazienza la fine del procedimento giudiziario», dichiara Marco Minniti, segretario organizzativo. Esulta il coordinatore di Alleanza Nazionale Maurizio Gasparri, che sulla vicenda aveva presentato un'interrogazione parlamentare nel '95: «Agli esponenti del pds, che avevano farneticato di un complotto da me ordito, ha risposto la magistratura». Marisa Ostolani Accuse: dall'abuso d'ufficio al peculato per i salvataggi della società Agripolis L'ex sindaco di Bologna Renzo Imbeni

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