Tito Stagno: irripetibile l'emozione per la Luna

Tito Stagno: irripetibile l'emozione per la Luna Tito Stagno: irripetibile l'emozione per la Luna ROMA. Tito Stagno, giornalista del Tgl in pensione, trent'anni fa raccontò del primo sbarco dell'uomo sulla Luna. Come ricorda quell'esperienza? «Ricordo soprattutto una grandissima emozione. Infatti non fui bravissimo, diciamo solo bravino. Ma fu un'esperienza incredibile e io, nonostante avessi alle spalle già anni di servizi e telecronache, ero troppo emozionato dall'avvenimento». Ha rivissuto quelle sensazioni provate trent'anni fa? «Assolutamente no, la sonda è una cosa meravigliosa, ma altro è l'impresa umana. Se non saltano fuori i marziani, l'interesse rimarrà vivo ancora qualche giorno, poi scemerà. Saranno tutti molto più emozionati quando saranno gli uomini a scendere su Marte. Prima però dovranno trovare un «La sonda è una cosa meravigliosa ma soltanto i marziani potrebbero eguagliare l'impresa umana» Paolo Guzzanti A sinistra un curioso «alieno>< che partecipa ad un congresso di ufologi A lato Tito Stagno giornalista in pensione del Tgl che commentò lo sbarco sulla luna carburante più leggero e potentissimo che renda il viaggio meno disumano. E comunque non sarà come la prima volta, come quella domenica che l'uomo posò per la prima volta il piede sulla Luna. Allora fu davvero un evento». Come visse quella giornata storica? «Era una domenica caldissima, a Roma non era rimasto nessuno. Le strade deserte, c'era aria di "siesta". Arrivai in via Teulada, entrai negli studi e lì invece lavoravano tutti come matti. C'era l'orgoglio di primeggiare, da parte di tutti, anche mia. Una sensazione che adesso non si vive più. Spero che in futuro ci sia qualche impresa che riesca a dare lo stesso stimolo ai giovani di oggi, che riprendano a lavorare con il nostro stesso entusiasmo». La televisione infatti non ha mostrato molto interesse per questo «sbarco» su Marte, perché secondo lei? «Quello sulla Luna è stato il primo "balzo" dell'uomo. Oggi tutto quello che riguarda lo spazio è molto più "normale", i ragazzi non si stupiscono più. Così la televisione snobba l'appuntamento. D'altronde i tempi sono cambiati, è l'era del computer e lo sbarco su Marte si vive su Internet. L'interesse adesso è molto minore, credo aumenterà solo quando sarà un'impresa che vedrà l'uomo protagonista. Come quella volta sulla Luna». Antonella Torra «Mi affascina molto l'idea di lanciarsi nello spazio per scoprire nuovi mondi, pensare, sperare di non essere soli. Mi piacerebbe essere lanciata sulla luna a prendere la classica tintarella». Simona Ventura, la shuw girl televisiva, è entusiasta dei viaggi spaziali. «Andrei anche a vivere su Marte - continua - Il clima è ostico? Bè, ci si abitua a tutto. Mi ricordo la sera dello sbarco sulla luna, anche se avevo solo 4 anni, la voce di Tito Stagno e noi che guardavamo in silenzio. Ora per Marte c'è molto più rumore: è l'America che mostra di poter fare ciò che vuole, di poter mandare ancora i suoi pionieri, questa volta nello spazio».

Persone citate: Antonella Torra, Paolo Guzzanti, Simona Ventura, Tito Stagno

Luoghi citati: America, Roma