Il prete rifiuta di battezzare il bimbo

Il prete rifiuta Roma, non è riconosciuto dal padre Il prete rifiuta di battezzare il bimbo ROMA. Una donna si presenta in chiesa col figlio nato da venti giorni per farlo battezzare e il parroco rifiuta perché, dice, non è stato fatto il corso preparatorio prescritto prima di arrivare a somministrare i sacramenti. Accade a Roma, nella parrocchia di Sant'Antonio, retta dai pachi francescani, a Settebagni. Protagonista una giovane di 25 anni, separata: il nuovo compagno l'ha lasciata, rifiutandosi di riconoscere il bambino che ora porta il cognome della madre. La donna si rivolge alla Chiesa, e poiché si dichiara credente e praticante, chiede al suo confessore il battesimo per il figlio. Il confessore dice di sì ma il veto arriva dal parroco: la donna afferma di sentirsi «umiliata». Diversa la versione del parroco, padre Francesco. «Un bambino - spiega - anche se figlio del peccato non ha colpe e la Chiesa è pronta ad accoglierlo». Nega che da parte sua ci siano pregiudizi, spiega che la donna non fa parte della parrocchia e in questi casi ci vuole un nulla osta del parroco di provenienza. Poi «si è presentata senza padrini», mentre almeno uno è richiesto per la cerimonia. Ma la madie sostiene di essere in possesso dell'autorizzazione e dice che un accordo era già stato preso. II. t.]

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