Alba nera sulla baia di Tokyo

Alba nero sulla baia di Tokyo In mare 13.400 tonnellate di greggio, quindici intossicati Alba nero sulla baia di Tokyo Petroliera s'incaglia: un disastro ecologico TOKYO. Oltre 13.400 tonnellate di greggio riversate in mare da una petroliera che ha urtato uno scoglio: quello che ha colpito ieri la Baia di Tokyo è il più grave inquinamento da petrolio mai verificatosi in acque giapponesi Una chiazza di 5 chilometri per 3 si è formata a poca distanza dalle coste, una delle più popolose del mondo, con una popolazione di 30 milioni di abitanti tra i tre poli principali di Tokyo, Kawasaki e Yokohama. In quel bacino passano ogni giorno 663 navi, e si pesca anche ottimo pesce. La petroliera, la «Diamond Grace», che batte bandiera panamense ma appartiene a due società controllate dalla compagnia petrolifera Mitsubishi Oil e dalla compagnia navale Nippon Yusen (entrambe giapponesi), era salpata il 14 giugno dagli Emirati arabi uniti con 257 mila tonnellate di petrolio. La nave doveva attraccare ieri a Kawasaki per rifornire la locale raffineria della Mitsubishi Oil. Invece, si è incagliata mentre navigava al largo di Yokohama (il primo porto del Giappone) in un tratto di mare in cui il fondale varia dai 12 ai 17 metri. Nessuno dei 25 uomini d'equipaggio è rimasto ferito. L'incidente ha causato però l'intossicazione di 15 persone residenti nella baia - tra cui 13 bambini - che si sono recate nei vicini ospedali lamentando disturbi causati dai vapori del greggio. Nel primo pomeriggio la nave è stata disincagliata, mentre tutti gli sforzi si sono concentrati nel cercare di fermare la chiazza, spinta dal vento verso Tokyo. Il maggiore timore, espresso dal primo ministro Hashimoto, è che il petrolio galleggiante sull'acqua possa prendere fuoco. Per questa ragione il traffico acquatico è stato bloccato in una grande area circostante la marea nera. Intanto il capitano della petroliera, Hidenori Nematsu, è stato interrogato dalla polizia per stabilire la dinamica dell'incidente. E' possibile che la nave sia finita fuori rotta a causa di una manovra per evitare un altro natante. Un'altra possibilità è che sia stata sbagliata la manovra di ingresso nella baia. L'impatto ha aperto squarci in due dei 14 serbatoi della petroliera. Immediate le reazioni degli ecologisti. «Tante volte abbiamo chiesto alle autorità di non aumentare i permessi per i transiti delle petroliere in questa baia dove il traffico marittimo è già così intenso, ma non siamo stati ascoltati», ha detto Kiyoshi Ohama, responsabile di un gruppo ambientalista locale. Anche Greenpeace è scesa in campo facendo notare come ormai in pericolo non ci siano solamente oceani e coste, ma l'intero sistema climatico. [Ansa] La chiazza è lunga cinque km, c'è rischio che s'incendi Si teme una strage di pesci alimento base della popolazione Nella baia di Tokyo la petroliera panamense «Diamond Grace» che si è incagliata provocando la perdita di greggio

Persone citate: Diamond Grace, Hashimoto, Kawasaki, Kiyoshi Ohama

Luoghi citati: Emirati, Giappone, Tokyo, Tokyo Petroliera